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Varese, anziano morì dopo caduta dal letto in ospedale: due infermiere e una oss accusate di omicidio colposo

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Con la prima udienza davanti al gup Niccolò Bernardi, ha preso il via il processo a carico di due infermiere e una oss dell’Ospedale di Circolo di Varese, accusate di omicidio colposo in relazione alla morte dell’86enne Sauro Zei, risalente al 28 ottobre 2022, dodici ore dopo la caduta dal letto del reparto dove era ricoverato per gli strascichi del contagio da Covid.

Stando alla ricostuzione dei fatti fornita dall’accusa, il paziente doveva essere contenuto e non poteva muoversi senza assistenza, poiché incapace di deambulare da solo e totalmente disorientato. Una misura precauzionale che invece, secondo gli inquirenti, non fu adottata. Zei sarebbe così sceso dal lato sinistro del letto, dove la sbarra protettiva non era alzata, per poi cadere e sbattere la testa. Caduta fatale, sul quale le figlie dell’anziano vogliono fare luce, e per questo hanno presentato denuncia.

Le due infermiere e l’oss sono ritenute responsabili perché, come si lesi legge nella richiesta di rinvio a giudizio, “con condotte colpose causalmente rilevanti nella produzione dell’evento, essendo tutte impiegate nella gestione del paziente, per negligenza, ossia omettendo tutti gli accorgimenti previsti per la cura e sorveglianza della persona offesa (corretto utilizzo dei presidi preventivi in uso e/o adeguata necessaria sorveglianza del paziente, quando soprattutto erano più elevati i rischi di caduta, come nel caso di cui trattasi) cagionavano, non impedendola, la morte del paziente”.

Le tre imputate, dal canto loro, sostengono di aver operato correttamente e con scrupolo, ricordando attraverso i propri legali che sulla cartella clinica era indicato “LP” (letto-poltrona), e non l’obbligo delle sbarre protettive. Una delle infermiere ha chiesto di essere ammessa al rito abbreviato. Le figlie di Zei non si sono costituite parti civili (l’eventuale risarcimento sarà definito in sede civile). L’udienza è stata aggiornata ad aprile, quando si discuteranno gli eventuali rinvii a giudizio e la posizione dell’imputata che ha scelto l’abbreviato.

Redazione Nurse Times

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