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Valle d’Aosta, al via gli ambulatori ad accesso diretto (senza appuntamento): ulteriore passo verso le case della comunità

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Al via la riforma dell’assistenza territoriale in Valle d’Aosta. Lo comunica l’Azienda Usl in una nota, spiegando come in estate diventi operativo il nuovo servizio di ambulatori ad accesso diretto nei tre poliambulatori della regione (Morgex, Châtillon e Donnas), che di fatto rappresenta un ulteriore passo verso le case della comunità. I cittadini, al di fuori dell’orario in cui il proprio medico di famiglia può essere contattato, possono dunque recarsi in queste strutture, senza appuntamento, per ricevere visite mediche e prescrizioni di farmaci.

A luglio gli ambulatori ad accesso diretto di Châtillon e Donnas sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 20 ed il sabato dalle 8 alle 12. Per quello di Morgex, invece, gli orari temporanei saranno lievemente ridotti. Al Poliambulatorio di Aosta, invece, l’attivazione del servizio è ancora in via di sviluppo. Nei prossimi mesi, poi, partiranno i servizi di ulteriori case della comunità, nonché l’ospedale di comunità, che mette a disposizione posti letto per chi viene dimesso dal normale ospedale, ma non può ancora rientrare a casa.

Il nuovo servizio di ambulatori ad accesso diretto è garantito dai medici di famiglia, oggi parte del cosiddetto ruolo unico, che integra l’attività di medicina generale con quella della continuità assistenziale (ex guardia medica). Raggruppati nel nuovo sistema organizzativo delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT), assicurano una presenza settimanale nelle case della comunità, offrendo così maggiore accessibilità e continuità nella presa in carico dei pazienti.

“L’obiettivo è rafforzare l’assistenza territoriale, rendere i servizi più accessibili e ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Valle d’Aosta, Massimo Uberti –. La vera novità della riforma è che si realizza, anche attraverso la nascita delle Aggregazioni funzionali territoriali, la possibilità per i medici di famiglia di uscire da una condizione di liberi professionisti isolati e di lavorare tutti (e non solo su base volontaria) in modo coordinato in gruppi di professionisti. È un presupposto importante per portare allo sviluppo di competenze diagnostiche di primo livello in tali gruppi, formando e valorizzando specialità o competenze acquisite”.

E ancora: “Lambulatorio ad accesso diretto si aggiunge ai servizi già presenti sul territorio e non modifica in alcun modo l’attività dei medici di famiglia nei loro ambulatori tradizionali, la cui distribuzione capillare resta un valore fondamentale da preservare e, se possibile, da rafforzar. Perché è proprio nella combinazione tra innovazione organizzativa e valorizzazione delle risorse già esistenti che si costruisce un modello efficace, accessibile e sostenibile di sanità territoriale”.

Aggiunge il dottor Robert Camos, referente della AFT 2B, l’Aggregazione di medici di base della Bassa Valle (ex Distretto 4): “Si tratta di una riforma epocale per la medicina del territorio, che mira a migliorare e ottimizzare in maniera corretta la risposta ai bisogni di salute della popolazione della nostra regione. La sfida del territorio è la presa in carico e la gestione dei pazienti anziani, fragili e affetti da patologie croniche attraverso percorsi di assistenza e monitoraggio, costruiti a seconda delle peculiarità territoriali della Valle d’Aosta, nella piena collaborazione tra i medici di assistenza primaria e le altre figure sanitarie e sociosanitarie dei distretti”.

Così, invece, l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi: “Con gli ambulatori ad accesso diretto si realizza di fatto il passaggio alle case della comunità, che è un altro passo fondamentale nella riorganizzazione della sanità sul territorio. La collaborazione che in queste strutture si realizza tra i medici di famiglia e gli altri professionisti garantisce ai pazienti una presa in carico più immediata sul territorio, rafforzando il ruolo dei medici stessi e riducendo la pressione sul nostro unico ospedale. Questo servizio, rivolto sia ai residenti che ai turisti, consente di far fronte alle maggiori necessità di intervento e cura nei periodi di alta stagione, in cui l’afflusso turistico aumenta di varie volte la popolazione della nostra regione su tutto il territorio regionale”.

Sedi e calendario di apertura a luglio

  • Casa della Comunità di Morgex (viale del Convento, 5): dalle 16 alle 20 il 15, 16, 17, 18, 22, 24, 25, 29 e 31 luglio; dalle 8 alle 12, il 19 e 26 luglio.
  • Casa della Comunità di Chatillon (via Chanoux, 119): dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20; sabato dalle 8 alle 12.
  • Casa della Comunità di Donnas (via Roma, 105): dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20; sabato dalle 8 alle 12.

Il servizio nelle case della comunità è aperto anche ai turisti, per i quali la tariffa è di 25 euro per la visita e di 10 euro per la prescrizione. Con la stessa tariffa saranno attivi per alcuni giorni alla settimana, dal 14 luglio al 22 agosto, anche gli ambulatori dedicati nelle principali località di villeggiatura: La Thuile – Ambulatorio Usl (via Collomb, 36); Cogne – Ambulatorio Usl (località Villaggio Cogne, 49); Valtournenche – Ambulatorio Usl (frazione Crétaz, 67); Brusson – Consultorio Usl (via La Pila, 182); Champoluc – Ambulatorio comunale (piazzale Ramey); Gressoney-Saint-Jean – Sporthaus (località Tscharsde, 29).

Redazione Nurse Times

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