Il punto di vista del dott. Roberto Burioni, medico, accademico e divulgatore scientifico sull’emendamento che prevede lo slittamento dell’obbligo vaccinale per i baby scolari
La questione vaccini, a seguito dello slittamento dell’obbligo per i baby scolari (VEDI) è sempre più infuocata. E nonostante la ministra Grillo abbia provato a rassicurare i cittadini con un post su Facebook in cui ha parlato di “nessun passo indietro” (VEDI), illustrando il suo programma per promuovere le vaccinazioni, per tutelare i bambini immunodepressi (VEDI) e anticipando l’uscita di un disegno di legge “che contempera il diritto alla salute collettiva e individuale”, ha ricevuto una critica illustre.
Ed è proprio la frase conclusiva del suo post (“È inoltre allo studio dei parlamentari un disegno di legge che prevede un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio”) che ha scatenato il feroce attacco di Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia all’Universita’ Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Il noto medico, ultimamente sotto i riflettori per la sua intransigente posizione pro-scienza e di conseguenza pro-vax, ha così tuonato su Twitter: “‘Un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio’, ma lei, ministro, è un medico o una poetessa? Smetta di dire circonvolute nullità e faccia ritirare questo vergognoso emendamento o passerà alla storia, e al primo morto di morbillo sarà giustamente sbranata dall’opinione pubblica”.
“Un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio”, ma lei, ministro, è un medico o una poetessa? Smetta di dire circonvolute nullità e faccia ritirare questo vergognoso emendamento o passerà alla storia, e al primo morto di morbillo sarà giustamente sbranata dall’opinione pubblica https://t.co/uNXMuqOWdx
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) 4 agosto 2018
Burioni, spesso sotto attacco da parte dei no vax, ha anche definito “squadrismo” l’attacco di una mamma che gli ha augurato la morte in un post social: “Ho saputo che vai al mare a Rimini al n… prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra… il mio più sonoro vaff!”.
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