Lo rivela il monitoraggio effettuato dai ricercatori dell’Università di Chieti-Pescara.
Arrivano dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara i dati relativi al monitoraggio della risposta ai vaccini anti-Covid. I ricercatori del Centro studi e tecnologie avanzate (CAST) dell’Ateneo, guidati dal professor Liborio Stuppia e dal professor Vincenzo De Laurenzi, sono infatti autori di due importanti pubblicazioni scientifiche che analizzano la risposta ai vaccini somministrati sul territorio.
Sin dall’inizio della campagna vaccinale, con la collaborazione della Guardia di Finanza e di alcuni Comuni (Roccamontepiano, Serramonacesca e Torrevecchia Teatina), al CAST è stata studiata la risposta del sistema immunitario alla vaccinazione contro il Covid-19 su un campione di oltre 4mila individui. Grazie all’utilizzo di tecnologie altamente innovative presenti in pochi centri sul territorio nazionale, i test sierologici sono stati miniaturizzati e condotti su poche gocce di sangue secco ottenute da pungidito. Questa metodica ha consentito un agevole campionamento senza rinunciare alla qualità analitica tipica di un prelievo venoso. In una fase successiva, inoltre, avendo a diposizione strumenti all’avanguardia, è stato possibile approfondire lo studio della risposta immunitaria ai vaccini.
I dati dimostrano che la risposta anticorpale e la risposta a lungo termine del sistema immunitario sono già efficaci dopo la somministrazione della prima dose, sia dei vaccini a mRNA, sia dei vaccini a vettore adenovirale. Lo stretto monitoraggio effettuato ha inoltre dimostrato che il crollo della concentrazione di anticorpi nel sangue a cinque mesi dalla vaccinazione non deve allarmare in quanto compensato dalla presenza di una stabile popolazione di cellule T della memoria. Le cellule della memoria sono una popolazione di linfociti in grado di riconoscere il virus e di produrre un’efficace e immediata risposta immunitaria, impedendo, così, gravi conseguenze in caso di nuova infezione.
I ricercatori della “d’Annunzio” monitoreranno nei prossimi mesi queste cellule per comprendere per quanto tempo ancora la copertura vaccinale perdurerà. Contemporaneamente sarà strettamente monitorata la risposta anticorpale e cellulare alla somministrazione della terza dose. Inoltre, poiché i laboratori coinvolti sono anche Centro per lo screening neonatale della Regione Abruzzo, sarà possibile, previa richiesta, misurare il titolo anticorpale in tutti i neonati dei punti nascita regionali, senza prelievi aggiuntivi per il neonato e in maniera totalmente gratuita. Tale progetto consentirà ai genitori di conoscere il titolo anticorpale del neonato e contemporaneamente permetterà ai ricercatori del Centro di aver un chiaro quadro del passaggio passivo di anticorpi dalla madre al figlio.
Redazione Nurse Times
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