Nursing Up minaccia l’azione legale contro un dipendente della Ausl Romagna.
Il sindacato Nursing Up dell’area Vasta Romagna ha reso nota la propria intenzione di attivare un’azione legale per condotta antisindacale (ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei lavoratori) contro un dipendente della Ausl Romagna che coordina un’unità operativa afferente al territorio di Rimini.
Quest’ultimo, stando alle segnalazioni di alcuni operatori del comparto sanità, avrebbe utilizzato canali social come strumenti per limitare il diritto di sciopero dei lavoratori. In particolare, starebbe diffondendo tra i suoi sottoposti, attraverso Whatsapp e Facebook, la falsa notizia che il 23 febbraio non ci sarà alcuno sciopero dello stesso comparto sanità. Ed è proprio la diffusione di tale notizia, secondo il sindacato, a integrare gli estremi della condotta antisindacale.
Nella relativa comunicazione, indirizzata ai vertici dell’Azienda sanitaria, Nursing Up ricorda che in data 7 febbraio la sede nazionale del sindacato ha inviato a tutti gli enti del Ssn (compresa la Ausl Romagna) una nota avente ad oggetto: “Diffida a tutti gli enti del Ssn affinché consentano il regolare svolgimento dell’astensione per la giornata di sciopero indetta per il 23 febbraio p.v.”.
Nella medesima nota, inoltre, si legge: “È evidente come tale persona, utilizzando il suo ruolo ‘strategico’ di dipendente, abbia non solo esposto la Ausl Romagna a comportamenti antisindacali (ex art. 28) dei quali daremo mandato alla nostra sede legale se attivare azioni atte alla tutela della libertà di sciopero, ma abbia espressamente violato il codice di comportamento del pubblico dipendente, violazione per la quale chiediamo un intervento risoluto degli organi disciplinari”.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento