Quanto accaduto rischia di alimentare i sospetti e la sfiducia di chi ha già difficoltà nel trovare un lavoro dignitoso.
Quanto accaduto al concorso per infermieri organizzato dall’ospedale “Pugliese Ciacco” di Catanzaro sta destando ulteriore sconforto nelle migliaia di infermieri che regolarmente percorrono la penisola a caccia di un posto fisso. Per un probabile errore tecnico, è stato permesso ad alcuni “fortunati” di inviare la domanda di iscrizione online in anticipo rispetto alla data prevista dal bando.
I pochi infermieri che hanno potuto “usufruire” di questo disservizio hanno pertanto evitato le ormai tristemente note problematiche che contraddistinguono molti concorsi pubblici: il famoso disagio generato dal “riempimento” della casella di posta elettronica dedicata all’iscrizione sarebbe stato scavalcato.
Ma l’attesa spasmodica della pubblicazione della notifica nella sezione concorsi della Gazzetta Ufficiale sarebbe stata solo un’illusione. Per un motivo non noto, il sistema per la compilazione delle domande online sarebbe partito in anticipo, permettendo ad alcuni di compilare al volo la domanda di partecipazione al concorso, prima che qualcuno notasse il problema.
Il link è stato condiviso tramite Whatsapp e social network alla velocità della luce. Migliaia di persone si sono recate sulla pagina web, ma solamente i più veloci sono riusciti a registrarsi. Chi non ha saputo cogliere la palla al balzo ha potuto solamente visualizzare il seguente messaggio sulla pagina web:
“La domanda ai concorsi per L’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, presenti in questa sezione, potrà essere presentata solo ed esclusivamente quando gli stessi saranno pubblicati, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della R.I. Sezione IV Concorsi ed Esami. Chiunque ha presentato la domanda prima di tale pubblicazione, tramite questo portale, lo ha fatto in maniera arbitraria. Pertanto, la domanda non sarà ritenuta valida e dovrà ripeterla dopo tale pubblicazione”.
Si sarebbe trattato, pertanto, di un errore in buona fede che non avrebbe avvantaggiato nessuno. Quanto accaduto potrebbe esacerbare il clima di sospetto e di sfiducia già presente da anni in molti infermieri. I continui disagi concorsuali e la difficoltà nel trovare un lavoro dignitoso fanno il resto.
Simone Gussoni
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