La vicenda risale all’ottobre 2018, qundo un intervento in apparenza banale, eseguito all’ospedale di Camposampietro, si trasformò in un incubo per la donna sotto i ferri. Accolta la richiesta del pubblico ministero, che prevedeva anche l’assoluzione per l’infermiera finita a processo per lesioni colpose insieme al collega strumentista e al medico.
Doveva essere una banale operazione al polso. Si è trasformata in un incubo, per una 40enne che il 10 ottobre 2018 è uscita dalla sala operatoria dell’ospedale di Camposampiero (Padova) con ustioni di secondo grado al gomito sinistro, adagiato su una superfice troppo calda durante l’intervento, e una prognosi di ben 110 giorni.
Per quelle ustioni sono finiti a processo il dottor Sandro Facchinelli, 66 anni, specializzato in ortopedia e traumatologia, l’infermiere strumentista Massimo Brotto, 55 anni, e l’infermiera di sala Tiziana Galfani, 64 anni. Per tutti l’accusa era di lesioni colpose in ambito sanitario.
Il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, aveva chiesto la condanna a due mesi con la condizionale per il medico e l’infermiere, e l’assoluzione per l’infermiera. Richiesta accolta dal giudice del Tribunale monocratico. In sede civile la donna aveva ottenuto un risarcimento del danno di 25mila euro per le ustioni riportate.
Redazione Nurse Times
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