È quanto risulta da un’indagine relativa al periodo compreso tra luglio 2013 e gennaio 2015. Oltre 40 Stati pronti ad adire le vie legali.
«Abbiamo prove concrete che dimostrano come l’industria dei farmaci generici abbia perpetrato una frode multimiliardaria ai danni del popolo americano». Parola di William Tong, procuratore generale del Connecticut, che venerdì scorso ha presentato i risultati di un’indagine durata 5 anni e in grado di scoperchiare un autentico vaso di Pandora. Lo rivela l’emittente Bbc, secondo la quale più di quaranta Stati americani vorrebbero avviare una maxicausa contro 20 case farmaceutiche che si sarebbero accordate per gonfiare i prezzi dei farmaci generici, in qualche caso anche del 1000%.
La manipolazione sarebbe avvenuta nel periodo compreso tra il luglio del 2013 e il gennaio del 2015, come dimostrerebbe mail, messaggi di testo, registrazioni telefoniche e dichiarazioni di ex addetti alle società a disposizione del procuratore generale. Tra le aziende coinvolte spicca la Teva Pharmaceuticals, maggior produttore mondiale di farmaci generici, che ha negato qualsiasi illecito a suo carico. Nessun commento, invece, da parte delle altre 19 società chiamate in causa, che al momento preferiscono il silenzio.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.lastampa.it
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