La 93enne Leonarda Livesu è deceduta dopo tre giorni di agonia. Si cerca di ricostruire l’accaduto per accertare eventuali responsabilità di medici e infermieri.
Sarà l’autopsia, di domani mattina a chiarire le cause del decesso di Leonarda Livesu, sarta 93enne di Villanova Monteleone (Sassari), morta mercoledì scorso dopo tre giorni di agonia all’Ospedale Civile di Alghero dopo una caduta dalla barella avvenuta poco dopo il ricovero. Sempre domani il magistrato deciderà se iscrivere qualcuno tra i medici e gli infermieri che hanno avuto in cura la donna nel registro degli indagati.
Intanto la direzione dell’Ats Sardegna ha disposto un’indagine interna per ricostruire quanto accaduto. “La direzione dell’Azienda – si legge in una nota – esprime il proprio cordoglio ai famigliari ed è a disposizione delle autorità competenti per fare la massima chiarezza su quanto avvenuto”.
Sulla vicenda sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. «La Sanità sarda deve essere nuovamente al servizio del cittadino – hanno dichiarato i due esponenti della maggioranza –. Bisogna creare una sinergia tra Consiglio regionale e Giunta per garantire ai sardi il diritto alla salute garantito dalla nostra Carta costituzionale. Episodi come quello accaduto ad Alghero, dove una donna è morta mentre era in attesa di accertamenti, non devono più ripetersi. Attendiamo la chiusura delle indagini da parte della Procura per fare piena luce su questo episodio, ma non si può e non si deve perdere la vita in questo modo».
I due esponenti della Lega, di concerto con la commissione permanente in materia, presieduta da Domenico Gallus, hanno già previsto una serie di sopralluoghi nei nosocomi di tutta l’isola, partendo dalle strutture del Sassarese. «Vigileremo – ha concluso Pais – per assicurare nuovamente ai sardi il diritto a essere curati nel rispetto della dignità della persona. Morire in ospedale non è degno di un Paese civile».
Leonarda Livesu era arrivata in ospedale con qualche problema respiratorio e cardiaco. In attesa degli accertamenti, la donna era stata adagiata su una barella e poi nel corridoio del reparto di Medicina. Poche ore dopo il ricovero, i parenti avevano appreso telefonicamente che era caduta dalla barella e aveva battuto la testa. Il decesso è avvenuto a tre giorni di distanza. Resta da capire se la causa della morte sia indipendente o meno da quella caduta.
Redazione Nurse Times
Fonte: La Nuova Sardegna
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