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Un’orchestra in ospedale per i bimbi malati

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Progetto di musicoterapia a Milano: il Dg del San Carlo Borromeo di Milano Marco Salmoiraghi e il primario pediatra Alberto Podestà, suonano per i bimbi ricoverati.

‘Tutta un’altra musica’. Questo il titolo del progetto presentato dall’Asst Santi Paolo e Carlo ed inaugurato il 07 aprile all’ospedale San Carlo Borromeo di Milano dove per un anno, nelle corsie e nelle stanze del Reparto di Pediatria e Neonatologia, ci sarà una vera e propria orchestra ad allietare i bimbi ed il personale sanitario. L’iniziativa, a cura dell’orchestra sinfonica ‘AllegroModerato’ di Milano, vede la partecipazione di musicisti diversamente abili e il coinvolgimento dei piccoli pazienti.

Tutti i giovedì, dalle 9.30 alle 12.30, la normale attività ospedaliera vedrà quindi l’accompagnamento da parte di veri e propri brani sinfonici, suonati anche all’interno delle camere dei piccoli pazienti allettati. L’interessante iniziativa ha come obiettivo quello di valutare a livello scientifico (da parte di un team di esperti) quanto le note musicali portate ‘a letto’ dei bambini abbiano un effetto positivo sulla loro salute. I piccoli, durante questo periodo di ‘cura’ effettuata con violini, violoncelli, arpe e xilofoni, saranno monitorati per controllare gli eventuali effetti positivi a breve, medio e lungo termine di questa musicoterapia ‘in camice e pigiama’.

Così spiega il dott. Podestà“La musicoterapia che adottiamo nel nostro reparto utilizza i benefici della musica e dei suoni a livello educativo, riabilitativo o terapeutico per aiutare le persone che soffrono di problemi fisici o che stanno affrontando un periodo difficile a livello emotivo. Nella musicoterapia la musica e i suoi elementi, come il ritmo, l’armonia, la melodia e il suono, vengono utilizzati per favorire la comunicazione, l’apprendimento, la motricità e l’espressione in base alle condizioni di salute fisiche ed emotive delle persone a cui un musicoterapeuta qualificato si rivolge”.

Commenta così, invece, il dott. Salmoiraghi“Con grande entusiasmo ho raccolto l’invito del direttore Podestà a partecipare a questa iniziativa. Attività di questo genere sono di primaria importanza poiché riescono a riunire insieme diverse professionalità e diverse esperienze al fine di costruire, promuovere, sviluppare e diffondere una medicina e una sanità sempre più orientata verso le esigenze dell’individuo e della sua famiglia, anche mediante attività collaterali che aiutano il lavoro dei medici.”

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Alta Mane Italia, che si occupa di sostenere le iniziative che portano l’arte negli ambiti sociali e sanitari.

Alessio Biondino

Fonte: AdnKronos

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