Un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo test diagnostico basato su proteoma e biopsia liquida per rilevare le proteine plasmatiche meno abbondanti, ovvero i biomarcatori di vari tumori negli organi umani.
I ricercatori hanno utilizzato il test di estensione di prossimità (PEA) di Olink per misurare le proteine nei campioni di plasma, valutando i livelli di 3.072 proteine bersaglio. Hanno così dimostrato che le proteine presenti in basse concentrazioni nel sangue sono importanti biomarcatori per il rilevamento precoce dei tumori, e che le firme proteiche tumorali sono specifiche per il sesso.
L’associazione tra proteine e tumori variava significativamente tra maschi e femmine. Nonostante ciò, il test ha dimostrato un’accuratezza molto elevata nella rilevazione dei tumori in stadio iniziale, con una sensibilità del 90% tra maschi e dell’85% tra femmine, e una specificità del 99%.
Questa scoperta potrebbe aprire nuove prospettive nella ricerca sulla proteomica e sui tumori. Inoltre potrebbe portare a un test di screening unico, economico e preciso per diversi tipi di tumore, facilitando il controllo del cancro nella popolazione generale.
Tuttavia è necessaria una maggiore validazione del test su un numero più ampio di persone per confermarne l’affidabilità e l’applicabilità generale. L’integrazione di questo test nei controlli di routine potrebbe ridurre i costi legati al cancro e influenzare le future linee guida per lo screening dei tumori.
Full text dell’articolo pubblicato su BMJ Oncology
Redazione Nurse Times
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