Solo tre ore per capire le alterazioni ed individuare il trattamento
Jesi, 21 giugno 2023 – Oltre 300 mila italiani, un sesto circa donne, vivono con un tumore della vescica, che rappresenta il 3% di tutti i tumori ed è il secondo tumore urologico nell’uomo dopo quello della prostata.
Una malattia che ha registrato un aumento dell’8 per cento solo nell’ultimo anno e che è fondamentale individuare precocemente, e soprattutto in modo preciso, con un’analisi genomica che ne definisca il profilo molecolare. Per questo sarà sviluppato un test (per uso in vitro diagnostico IVD) in grado di rilevare le alterazioni genetiche, con valore predittivo, finalizzato al trattamento con terapie a target molecolare.
Si tratta di un test altamente efficace attraverso una procedura di analisi rapida che richiede solo tre ore, utilizzando la tecnologia Real-TIme PCR.
Questo consentirà ai medici, in base alla sua composizione genica, di indirizzare i pazienti verso trattamenti farmacologici personalizzati con terapie a target molecolare. Il test, in arrivo, è frutto di un accordo di collaborazione tra Diatech Pharmacogenomics e Janssen Pharmaceutica NV finalizzato a migliorare l’accesso alla medicina di precisione dei pazienti con tumore della vescica.
“Negli ultimi anni l’attenzione della ricerca si è sempre più focalizzata sullo sviluppo di nuovi test diagnostici in grado di rilevare le alterazioni geniche di valore predittivo in oncologia – spiega Oliva Alberti, CEO di Diatech–. Allo stesso tempo sono già disponibili e di prossima introduzione un numero sempre maggiore di farmaci ‘intelligenti’ in grado di colpire specifiche mutazioni geniche, con grande impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti oncologici e con l’obiettivo di rendere le patologie tumorali sempre più curabili.
Questo per il tumore della vescica è un test assolutamente innovativo e noi siamo felici di avviare questa nuova collaborazione con Janssen. In Diatech Pharmacogenetics puntiamo a generare valore aggiunto su più fronti per tutti i pazienti che lottano contro il cancro, attraverso il ricorso ad un approccio multidisciplinare”.
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Redazione NurseTimes
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