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Trauma cranico, riviste negli Usa le linee guida sulle migliori pratiche di gestione

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Trauma cranico, riviste negli Usa le linee guida sulle migliori pratiche di gestione
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L’American College of Surgeons (ACS) ha annunciato la pubblicazione della versione rivista delle linee guida sulle migliori pratiche nella gestione delle lesioni cerebrali traumatiche, offrendo agli operatori sanitari strategie complete per migliorare l’assistenza e i risultati dei pazienti con trauma cranico.

“Il trauma cranico è una delle condizioni più complesse e devastanti che trattiamo – ha affermato Avery Nathens, MD, PhD, FACS, direttore medico dei programmi di qualità del trauma presso ACS -. Le linee guida aggiornate riflettono i progressi che abbiamo compiuto nel campo e mirano a fornire ai centri traumatologici una tabella di marcia per fornire cure di alta qualità dal momento della lesione fino alla riabilitazione. Con le ultime ricerche su biomarcatori, imaging e neuromonitoraggio queste Linee guida aiuteranno a migliorare i risultati per i pazienti affetti lesioni cerebrali traumatiche (TBI)”.

Punti chiave delle linee guida sul trauma cranico

  • Neuromonitoraggio avanzato: nuove raccomandazioni per l’uso di strumenti avanzati per migliorare il monitoraggio della pressione intracranica e dell’ossigenazione cerebrale.
  • Biomarcatori nella diagnosi di trauma cranico: inclusione di nuovi biomarcatori ematici per aiutare a identificare la gravità del danno cerebrale e orientare le decisioni in materia di imaging.
  • Gestione graduale della pressione intracranica (ICP): si raccomanda un approccio graduale alla gestione dell’ICP per prevenire lesioni cerebrali secondarie, con interventi specifici in base alla gravità della condizione.
  • Riabilitazione completa: si incoraggia una riabilitazione multidisciplinare precoce, che comprenda terapie fisiche, cognitive e psicologiche, per migliorare il recupero a lungo termine e la qualità della vita dei pazienti con trauma cranico.
  • Farmaci per la profilassi delle crisi epilettiche: nuove prove supportano l’uso di farmaci anticonvulsivanti profilattici nei pazienti con trauma cranico ad alto rischio per prevenire crisi epilettiche post-traumatiche precoci.

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Redazione Nurse Times

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