La vicenda della positività dell’infermiera dipendente del Policlinico San Martino di Genova che aveva rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19 sta facendo discutere la cittadinanza e le autorità regionali e nazionali.
Il presidente della Regione Liguria Toti si è espresso auspicando l’obbligatorietà del trattamento vaccinale per ogni professionista della salute.
«Ritengo discutibile che ci siano infermieri, operatori sanitari, personale sanitario in generale che hanno rifiutato di proteggere loro stessi con il vaccino e così facendo non proteggono i degenti dei reparti in cui lavorano. La legislazione nazionale – ha ricordato ieri sera Toti – non prevede un intervento per impedire a chi non si vaccina di svolgere determinate attività perché sarebbe una discriminazione sul posto di lavoro. Credo tuttavia che chi svolge una professione a contatto con i nostri cittadini più fragili abbia il dovere di vaccinarsi.
Sentire di personale altamente specializzato che, impiegato nei gangli più sensibili della nostra sanità, rifiuta la vaccinazione mettendo a rischio la salute di persone più fragili, lascia francamente l’amaro in bocca. Oggi, con più di 100mila morti per Covid in Italia, sapere che qualcuno, avendone l’opportunità, non si vaccina, è un impiccio, un problema in più che – conclude – preferiremmo si potesse evitare e credo che il governo dovrebbe farsi carico di queste situazioni».
Poi, sulla propria bacheca Facebook, aggiunge: «In un reparto dell’ospedale San Martino, dove un’infermiera ha rifiutato di vaccinarsi, si è creato un cluster, con diversi pazienti positivi al Covid.
Un ennesimo campanello d’allarme che ci spinge a un’importante e urgente riflessione sull’opportunità di rendere obbligatorio il vaccino per medici, infermieri, operatori e personale sanitario. Oggi, con più di 100 mila morti in Italia a causa della pandemia, sapere che qualcuno che ricopre un ruolo così importante nella lotta al virus, pur potendo vaccinarsi sceglie di non farlo, rappresenta un problema in più che avremmo preferito evitare e di cui il Governo dovrebbe farsi carico. Ma visto che non si va verso questa direzione, ho dato mandato ai miei uffici di valutare la possibilità di intervenire con una legge regionale per obbligare questa categoria a vaccinarsi. Chi fa questo lavoro e rifiuta di proteggere se stesso con il vaccino di fatto non protegge i pazienti di cui dovrebbe prendersi cura. E questo non è accettabile».
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