Il feto, affetto da un raro tumore cardiaco che occupava quasi tutto il torace, è stato intubato quando era ancora attaccato alla placenta.
Un eccezionale intervento cardiochirugico eseguito durante il parto all’Ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, ha permesso di salvare la mamma e il neonato, affetto da un raro tumore cardiaco fetale che non gli avrebbe permesso di respirare appena messo al mondo. Grazie alla tecnica EXIT il piccolo è stato intubato quando era ancora attaccato alla placenta, garantendone così la sopravvivenza, e poi è stato operato durante il parto con l’assistenza multidisciplinare di ginecologi, ostetrici, neonatologi, cardiologi, anestesisti rianimatori, cardiochirurghi pediatrici.
La massa tumorale, che occupava quasi tutto il torace e comprimeva cuore e polmoni, avrebbe impedito ai polmoni di espandersi e al neonato di respirare. Da qui la necessità di programmare il parto con l’equipe multispecialistica. Nelle due settimane precedenti la nascita, in una lotta contro il tempo, la mamma è stata ricoverata per scompenso ingravescente del bambino nel reparto di Ginecologia e ostetricia 1 universitaria. Durante il ricovero, per guadagnare tempo prezioso, le sono state somministrate con successo terapie innovative discusse collegialmente tra tutti gli operatori coinvolti per correggere lo scompenso fetale. E’ stato così possibile arrivare a 33 settimane.
L’intervento è stato eseguito nelle sale operatorie dell’ospedale torinese, per l’occasione riadattato alle esigenze ostetriche, grazie alla collaborazione dell’equipe infermieristica, coordinata dalla dottoressa Roberta Gualandi. Il parto cesareo è stato eseguito dalle dottoresse Simona Sdei e Donatella Ciochetto. Il neonato è stato assistito dai dottori Francesco Cresi ed Elena Maggiora, dell’quipe della Neonatologia universitaria, con gli anestesisti rianimatori del reparto di Anestesia e rianimazione pediatrica.
La presenza del tumore nel torace non consentiva una adeguata ventilazione del paziente, in quanto i polmoni erano schiacciati dalla massa. Per questo motivo il neonato, con un peso di 1,9 chili, è stato trasferito nella sala attigua, dove è stato immediatamente sottoposto a un delicato intervento cardiochirurgico dal dottor Carlo Pace Napoleone, direttore della Cardiochirurgia pediatrica e delle Cardiopatie congenite nell’ambito del Dipartimento di Patologia e cura del Bambino “Regina Margherita” della Città della Salute.
L’operazione, consistita nell’asportazione totale in sternotomia mediana del teratoma pericardico di 7.5 cm, è perfettamente riuscita e il piccolo paziente è già stato dimesso dalla Terapia intensiva cardiochirurgica. Attualmente è ricoverato nella Terapia intensiva neonatale universitaria, ha iniziato ad alimentarsi con latte di banca e ora, finalmente, con il latte della propria mamma.
Redazione Nurse Times
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