Intervista con il segretario territoriale del sindacato, che ribadisce la necessità di far gestire il servizio direttamente dall’Asl.
«Il servizio 118 deve essere centralizzato in capo all’Asl Salerno». Un concetto che Biagio Tomasco (foto), segretario territoriale Nursind, ha già espresso nei giorni scorsi e che ribadisce con forza nell’intervista a noi concessa quest’oggi per approfondire l’argomento e chiarire i motivi della sua richiesta.
Motivo numero uno: lo sfruttamento lavorativo dei giovani infermieri presenti sulle ambulanze. «Parliamo di ragazzi che ricevono un compenso irrisorio – precisa Tomasco –, pari a circa 3,50 euro all’ora. E qui chiamo in causa l’Ordine provinciale degli infermieri, che dovrebbe pretenderne il rispetto, vigilando sul trattamento economico dei propri iscritti e tutelando coloro che operano a bordo dei mezzi di soccorso».
Ma non è solo questione di trattamento economico. Il sindacalista mette sotto accusa anche la qualità del servizio: «Servono procedure uniformi e maggiori controlli sulle credenziali di chi sale sulle ambulanze, dove si trova di tutto, persino soggetti privi del titolo di infermiere. Spesso si tratta di ragazzi che il titolo ce l’hanno, ma sono appena usciti dall’università e vengono mandati allo sbaraglio, senza aver frequentato gli appositi corsi di preparazione. Poi l’esperienza se la fanno sul campo, e magari diventano pure bravi, ma intanto si mette a rischio la salute dei pazienti. Insomma, è una forma di schiavitù vera e propria, perché gli operatori devono accettare queste condizioni pur di poter lavorare».
E qui si torna al discorso della retribuzione, resa ancor più irrisoria da un altro fattore: «Per risparmiare sul costo del servizio si arriva addirittura a richiamare gli infermieri in pensione, riducendo ulteriormente il margine di guadagno dei giovani, che non vedono un futuro nell’attività di infermiere». Giovani ormai alla disperazione, che si rivolgono al sindacato per essere tutelati. «È per questo che lunedì prossimo porterò una loro delegazione a colloquio con Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Trasparenza per la Campania», annuncia Tomasco.
Tanti problemi, dunque, per il 118 della provincia di Salerno. Non ultimo quello della legalità. «Basti ricordare il caso del recente potenziamento estivo attraverso l’incremento delle postazioni – chiosa il segretario territoriale Nursind –. Il bando per l’assegnazione prevedeva che non potessero concorrere soggetti gravati da condanne passate in giudicato. Eppure la gestione del servizio 118 sul territorio di Capaccio Paestum fu assegnata alla onlus di Roberto Squecco, imprenditore condannato per associazione a delinquere di stampo camorristico. Poi, anche grazie a un nostro reclamo, la concessione è stata revocata, e a nulla è valso il ricorso di Squecco al Consiglio di Stato, che da ultimo ha confermato lo stop. Una vicenda che la dice lunga sulla situazione del servizio di emergenza nella nostra provincia».
Redazione Nurse Times
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