Lo ha annunciato l’Istituto oncologico della Svizzera italiana. Sono bastate due settimane per la remissione completa del cancro.
L’Istituto oncologico della Svizzera italiana (Iosi) ha rivelato di avere trattato, per la prima volta in Ticino, un paziente oncologico con una innovativa tecnica, attualmente in fase di sperimentazione, annunciando con soddisfazione la “remissione completa del cancro in pochi giorni”. Il malato, si legge in una nota odierna, era in cura per un linfoma di tipo B aggressivo “che non risponde al trattamento classico” subendo una brusca frenata alla sua vita.
Nell’ambito di uno studio internazionale, il paziente ticinese è stato trattato con cellule staminali modificate geneticamente, le cosiddette cellule Car-T, ossia di linfociti sottoposti a una “procedura d’ingegneria genetica” e rafforzati “per permettere loro di riconoscere con più precisione il tumore”. Ebbene, nel giro di due settimane le nuove cellule hanno “distrutto definitivamente il tumore e liberato la persona dalla malattia”. Il trattamento è stato ben tollerato dal corpo del malato: una successiva Tac ha confermato la scomparsa della malattia.
Casi simili sono ancora piuttosto rari: il trattamento è stato approvato solo di recente per pazienti refrattari a più linee di trattamento. In precedenza, sottolinea lo Iosi, “questi pazienti non avevano più speranza di guarigione”. L’Istituto ha dunque iniziato la procedura di certificazione federale, necessaria per l’utilizzo della terapia Car-T nella pratica quotidiana. L’accreditamento dovrebbe arrivare nel secondo semestre del 2020.
Redazione Nurse Times
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