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Gestione e responsabilità infermieristica nell’immobilizzazione spinale del paziente traumatizzato: revisione della letteratura

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Gestione e responsabilità infermieristica nell’immobilizzazione spinale del paziente traumatizzato: revisione della letteratura
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La dott.ssa Elena Bordoni consegue la laurea in infermieristica presso l’Università Politecnica delle Marche presentando una revisione della letteratura sulla “Gestione e responsabilità infermieristica nell’immobilizzazione spinale del paziente traumatizzato

Abstract

Background

L’utilizzo del collare cervicale  in ambito preospedaliero è al centro della scena quando si parla di immobilizzazione di pazienti traumatizzati e, per questo, viene utilizzato molte volte in modo inappropriato anche quando non è  necessario.

In aggiunta alla tavola spinale e fermacapo garantiscono l’immobilizzazione spinale completa che  risulta non dare comfort al paziente ma, al contrario, disagio e dolore ma, soprattutto, richiede tempistiche piuttosto lunghe  che possono ritardare l’ eventuale trattamento delle funzioni  vitali del paziente compromettendone la sopravvivenza.

Metodi

E’ stata eseguita una revisione della letteratura degli ultimi dieci anni (dal 2010 al 2020) nel database PubMed prediligendo pubblicazioni che comprendessero revisioni sistematiche, revisioni della letteratura, linee guida, protocolli, revisioni critiche e studi retrospettivi che consideravano pazienti traumatizzati adulti (età > 18 anni) ricercate mediante due stringhe di ricerca: una con parole chiave “collare cervicale” ed una con parola chiave  “immobilizzazione spinale ”.

Dopo di che, utilizzando il metodo PICO, sono stati elaborati quattro quesiti di ricerca che indagano sia la decisione di sottoporre il paziente a immobilizzazione completa che la scelta degli eventuali singoli presidi utilizzabili.

Risultati: in base ai criteri impostati sono emerse dodici pubblicazioni da sottoporre a revisione completa.

Discussione

Basandosi sui quesiti di ricerca impostati è stata svolta una revisione della letteratura disponibile focalizzando l’ attenzione sull’ utilizzo del collare cervicale associato a quello della tavola spinale poiché non vengono tollerati dai pazienti che ne subiscono il posizionamento. 

Sempre sulla base del quesito di ricerca impostato viene indagato anche l’ utilizzo del materasso a depressione in alternativa alla tavola spinale poiché questo risulta essere decisamente più confortevole dell’ asse spinale non tollerata dal paziente in quanto rigida.

È stata ricercata anche l’ esistenza di strumenti di buona pratica clinica attendibili ed ovviamente applicabili dal personale EMS che possano fare chiarezza su chi abbia realmente bisogno di immobilizzazione spinale completa e chi invece no in situazioni di trauma in fase preospedaliera.

Conclusioni

In risposta ai quesiti impostati sull’ utilizzo del collare cervicale e, sulla base della letteratura consultata, sono emersi molto aspetti negativi anche di notevole importanza come la compromissione della gestione delle vie aeree, ma, allo stesso tempo, non sono emersi studi di alto grado che non ne sostenessero il posizionamento. Viene consigliato il posizionamento di esso in fase di estricazione (anche se quando possibile si predilige l’autoestricazione a quella da parte del personale medico) per poi essere rimosso una volta che il paziente viene posizionato sulla barella per il trasporto ma con fermacapo applicati adeguatamente.

Parlando di barelle si prediligono le barelle cucchiaio solo per il trasferimento del paziente da una superficie all’ altra ma mai per il trasporto e, in ogni caso, diversi studi sostengono di accantonare le manovre di log-roll nel posizionamento della stessa; la tavola spinale, invece, può essere utilizzata per il trasporto solo se questo è di breve durata.

Mentre per quanto riguarda il materasso a depressione vari studi ne consigliano il posizionamento come alternativa alla tavola spinale. Nella ricerca di strumenti di buona pratica clinica utilizzabili ed applicabili al fine di individuare soggetti con reale bisogno di immobilizzazione completa sono emersi diversi protocolli che si basano sul fattore tempo, sulla valutazione ABCDE e sul feed-back ricevuto dal paziente in fase di accertamento soprattutto rispetto alla concezione del dolore, ma tutti concordano sul non immobilizzare in caso di presenza di lesione penetrante isolata.

Parole chiave: collare cervicale; immobilizzazione spinale; tavola spinale; materasso a depressione.

Elena Bordoni

Allegato

Tesi infermieristica: Gestione e responsabilità infermieristica nell’immobilizzazione spinale del paziente traumatizzato: revisione della letteratura

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