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Riceviamo la tesi della dott.ssa Noemi Buttitta dal titolo “Gli infermieri di area critica: uno studio misto per la valutazione della soddisfazione e dell’efficacia della simulazione ad alta fedeltà come metodo formativo”
Gentile Direttore di NurseTimes,
Sono Noemi Buttitta, infermiera laureatasi il 26 novembre 2021 presso UniFi.
Vi scrivo per proporvi il mio lavoro di tesi incentrato sulle Simulazioni ad Alta Fedeltà, tema che si sta ampiamente sviluppando negli ultimi anni.
La mia ricerca si è basata sulla somministrazione del questionario validato SESAF agli infermieri di area critica, che hanno valutato le proprie esperienze di simulazione attraverso i diversi items del questionario.
I dati sono stati poi analizzati attraverso il software Epiinfo..
Razionale dello Studio
In sanità, la simulazione ad alta fedeltà (HFC) ha lo scopo di riprodurre in modo realistico e fedele uno scenario clinico, utilizzando un sofisticato manichino interattivo. In letteratura sono evidenziati i vantaggi di questo metodo formativo: permette di migliorare la sicurezza, di ridurre gli errori, di imparare a lavorare in team e di affinare le proprie abilità professionali; inoltre, la simulazione riduce l’ansia dei partecipanti ed aumenta l’efficienza nella valutazione del paziente. Questo studio si propone di comprendere il livello di sviluppo del metodo formativo in simulazione nelle diverse regioni italiane, attraverso il questionario validato SESAF, ed individuare eventuali criticità che possono portare ad un miglioramento delle sedute di simulazione.
Materiali e Metodi
È stata realizzata una web survey rivolta agli infermieri di area critica, mediante questionario validato SESAF, che è stato diffuso attraverso social network ed e-mail aziendali (previa autorizzazione). Il questionario prevede 7 sezioni che indagano i vari campi dell’esperienza di simulazione, più una parte finale destinata a commenti liberi riguardo all’esperienza. I dati qualitativi e i dati quantitativi ottenuti sono stati analizzati attraverso il software Epi Info e poi sono stati riprodotti sotto forma di grafici e tabelle.
Analisi e discussione dei Principali Risultati di Interesse Infermieristico
Gli infermieri che hanno aderito all’indagine sono stati in totale 81. Di questi, il 91,36% ha effettuato almeno una simulazione in un centro simulazioni, mentre il 71,60% ha effettuato almeno una esperienza sul campo.
Il 79,01% del campione afferma che la sua performance sul lavoro sarebbe stata inferiore senza aver effettuato la simulazione. Questo denota il forte impatto professionale che questo metodo formativo ha sui partecipanti alle simulazioni. Alla domanda “Il simulatore consente di apprendere come lavorare in squadra in modo efficace” il 48,15% dei partecipanti all’indagine ha risposto “molto”. Il debriefing è stato ritenuto un’occasione per riflettere sulla propria performance dal 93,83% del campione. Il 93,83% degli infermieri ha affermato che il facilitatore ha fornito una critica costruttiva. Il 95,06% ha affermato che la simulazione ha sviluppato le sue capacità di ragionamento clinico; la stessa percentuale ha ritenuto di aver sviluppato la capacità di prendere decisioni a seguito della seduta di simulazione ad alta fedeltà. Per la maggior parte del campione il setting era adeguato allo scenario.
Per il 30,86% del campione la simulazione è stata un momento stressante, il 41,97% del campione invece non lo ritiene tale. Nei commenti liberi è stata sottolineata l’utilità delle HFS per migliorare il lavoro di squadra e le non technical skills ed è evidente un interesse da parte degli infermieri nello svolgere più spesso questo tipo di attività formativa.
Conclusioni
In conclusione, possiamo affermare che i risultati ottenuti sono promettenti riguardo agli obiettivi che erano stati definiti all’inizio dell’indagine. Nei commenti liberi sono emersi spunti importanti da approfondire e sottolineare alle Aziende sanitarie, quali la cadenza con la quale dare la possibilità agli infermieri di partecipare a HFS, la possibilità di creare simulazioni ad alta fedeltà su temi quali il codice rosa ed un confronto fra le simulazioni ad alta fedeltà e le pratiche su cadaveri (Cadaver Lab).
Noemi Buttitta
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