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La dott.ssa Giada Assunta Mongiardo consegue la laurea magistrale in scienze infermieristiche ed ostetriche presso l’Università degli Studi “Magna Græcia” di Catanzaro.
ABSTRACT
La tesi che andrò a presentare, è nata dal mio interesse verso gli argomenti manageriali.
Sin dal percorso universitario triennale ho cercato di porre attenzione alle problematiche che affliggono il nostro sistema sanitario italiano, in particolare quello calabrese.
Infatti nel percorso di laurea triennale, ho posto l’attenzione verso gli Ospedali per Intensità di cura; penso ancora che sarebbero una svolta per la nostra Calabria, purtroppo però il nostro sistema sanitario nazionale, e di conseguenza, anche il nostro sistema sanitario regionale calabrese, negli ultimi anni ha subito una forte pressione da parte dell’emergenza covid-19.
L’emergenza ha evidenziato con chiarezza la necessità di rafforzare i servizi sul territorio, per rispondere con più efficacia ai bisogni di salute dei cittadini.
In quest’ottica si inserisce la nascita di nuove strutture come L’Ospedale di Comunità.
Gli ospedali di comunità sono strutture sanitarie destinate a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minori o alla riacutizzazione di condizioni croniche, necessitano di interventi sanitari clinici a bassa intensità che, per diversi motivi, non possono essere erogati a domicilio.
L’ospedale di comunità contribuisce ad una maggiore appropriatezza delle cure determinando una riduzione di accessi impropri ai servizi sanitari come ad esempio quelli al Pronto Soccorso o ad altre strutture di ricovero ospedaliero.
A chi si rivolge l’ospedale di comunità?
Il nostro SSN prevede: l’ospedale per le condizioni acute, per le condizioni non acute ma con richieste assistenziali importanti il ricovero in strutture sanitarie non ospedaliere; ancora per le condizioni non acute e con richieste assistenziali non importanti c’è l’assistenza domiciliare. Di conseguenza, l’ospedale di comunità va a colmare un buco tra le ultime due condizioni, si parla di condizioni non acute con richieste assistenziali non importanti ma che non possono essere gestite al domicilio. Si parla quindi di soggetti con un’elevata complessità assistenziale a fronte di una bassa intensità di cure.
Nelle pagine successive troveremo ben 5 capitoli:
Il primo capitolo dove ci occuperemo di definire lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel nostro SSN.
Il secondo capitolo nel quale andremo a definire per bene la struttura e l’organizzazione dell’ospedale di comunità. Il terzo capitolo dove andremo a descrivere l’importanza della figura infermieristica all’interno dell’ospedale di comunità e soprattutto la nuova figura dell’infermiere di famiglia.
Il quarto capitolo, sperimentale, mostra i risultati ottenuti dallo studio da me effettuato: si tratta di una ricerca tramite questionario per capire la visione del personale sanitario, per lo più appartenente alla regione Calabria, riguardo il nuovo modello di Ospedale di Comunità; inoltre si cerca di capire se questo modello sia facilmente realizzabile nella nostra realtà.
Il quinto capitolo, è il capitolo finale, un capitolo incentrato sui pro e contro del nuovo modello e incentrato soprattutto sulla nuova proposta di realizzazione dell’ospedale di comunità.
Troveremo delle conclusioni finali, la bibliografia e sitografia da me utilizzata ed infine i ringraziamenti.
Dott.ssa Giada Assunta Mongiardo
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