Sono state pubblicate nuove ricerche sull’uso ridotto del catetere centrale ad inserimento periferico, il PICC (dall’inglese Peripherally Inserted Central Catheter).
I PICC sono frequentemente utilizzati e spesso si sottovalutano i rischi di infezione. È stato nel 2015 che Michigan Medicine ha pubblicato per la prima volta le sue raccomandazioni. La rivista suggeriva un uso più restrittivo del catetere PICC, in particolare da parte dei medici. Sebbene sia un metodo ampiamente utilizzato ed essenziale per l’accesso venoso, può portare a complicazioni importanti come infezioni del flusso sanguigno e trombosi venosa profonda.
Una ricerca risalente al 2014 spiegava come il 40% dei PICC presenta complicazioni. Ad esempio, si ostruisce o si disloca prima che il ciclo terapeutico prescritto sia concluso.
Il posizionamento di PICC negli Stati Uniti è diminuito di quasi il 50% dal 2010. Inoltre, la tendenza al loro uso più ridotto è accelerata dal 2015 a seguito della pubblicazione delle linee guida: Michigan Appropriateness Guide for Intravenous Catheters.
Will Lindquester, dell’Università di Pittsburgh Medical Center, ha studiato che tra il 2010 e il 2018 il volume di tali procedure è diminuito del 46,5%, fino a 130.361 nell’ultimo anno.
“Questa diminuzione del volume è appropriata dato il gran numero di scenari inappropriati per il posizionamento di PICC discussi nelle linee guida” ha affermato lo studioso.
Fonti: www.radiologybusiness.com
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