Il viceministro della Salute ha commentato lo stop alla somministrazione del siero dopo i casi delle morti sospette.
Lunedì pomeriggio l’Aifa ha annunciato la sospensione dell’impiego del vaccino anti-Covid AstraZeneca in via “del tutto precauzionale”, in attesa di altre valutazioni da parte dell’Ema, attese per domani.“E’ una decisione che rientra nelle conseguenze della farmacovigilanza, che prevede che si vada a esplorare cosa è accaduto nei casi sospetti – ha commentato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a Sky Tg24 –. Questo per verificare che, oltre a un nesso di temporalità tra dose ed evento avverso, vi sia eventualmente anche un nesso di causa-effetto. Va fatto ogni volta che ci sono delle segnalazioni. È giusto quindi lo stop al vaccino ed esaminare in maniera attenta i casi. Occorre dirimere ogni dubbio per evitare che si crei una maggiore diffidenza che già, per problemi di comunicazione nei mesi passati, era cresciuta”.
Ieri mattina Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia, ha ribadito “i benefici del vaccino AstraZeneca sono di gran lunga superiori ai rischi”, aggiungendo però che “il committee sulla sicurezza ora dovrà capire se siamo davanti a veri e propri effetti collaterali o delle semplici coincidenze”. E nel pomeriggio il ministro Roberto Speranza ha partecipato alla riunione informale dei ministri della Salute Ue, per parlare delle misure di contrasto alla pandemia e dello stato della campagna vaccinale in attesa della decisione dell’Ema sul siero Astrazeneca.
Secondo Sileri, comunque, è necessario uno scudo penale per medici e infermieri vaccinatori, per non compromettere la campagna vaccinale: “Serve uno scudo penale il prima possibile, in modo che si arrivi davvero a difendere i medici e gli infermieri vaccinatori. A inizio legislatura presentai un arbitrato per il contenzioso medico-legale per i medici, gli infermieri e per tutelare i cittadini nelle cause civili”.
Quella di Sileri è una preoccupazione condivisa anche da Forza Italia, soprattutto alla luce del caso del docente morto a Biella dopo la somministrazione di una dose del vaccino AstraZeneca e dell’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo. “È dall’inizio dell’epidemia che, in qualità di responsabile Giustizia e Affari costituzionali di FI, mi batto per uno scudo che tuteli i medici – ha dichiarato in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto -, nella convinzione che si debba consentire a coloro che sono stati unanimemente riconosciuti come degli eroi di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Oggi, come componente del Governo, non posso che esprimere grande soddisfazione per il passo in questa direzione che sta facendo l’esecutivo. Abbiamo sempre sostenuto che per tutta la durata dell’emergenza pandemica la responsabilità penale dei medici e del personale sanitario a diretto contatto con il virus dovesse essere esclusa o quantomeno fortemente limitata. Sono certo che con l’Ordine dei medici e con le rappresentanze del personale sanitario sarà possibile istituire, in brevissimo tempo, un confronto utile per dare corpo a questa previsione”.
Sulla sicurezza del vaccino, comunque, Sileri non ha dubbi: “Mia madre aveva appuntamento giovedì per il vaccino AstraZeneca nel Lazio. Mi ha chiesto se andare o meno, e io ho detto di farlo. Poi c’è stata la sospensione, ma io le ho detto di confermare e di fare il vaccino perché è sicuro”.
Intanto, per la morte sospetta di morte di Stefano Paternò, sottufficiale della Marina deceduto 15 ore dopo aver fatto il vaccino a Misterbianco (Catania), oltre all’amministratore delegato di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum, risultano indagati il medico e l’infermiere della Marina Militare che hanno somministrato la dose nella base di Augusta e il medico del 118 che ha provato a rianimare il militare.
Redazione Nurse Times
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