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Sicilia, “Sanità allo sfascio, ma i bonus per i manager scattano lo stesso”

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Sicilia, “Sanità allo sfascio, ma i bonus per i manager scattano lo stesso”
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Dura denuncia di quattro deputati del M5S: “Con i problemi che abbiamo, i premi di produzione per la governance dei camici bianchi ci sembrano una farsa”.

Quali sono i bonus integrativi percepiti dai vertici sanitari in Sicilia? Difficile, se non impossibile, rispondere. perché i relativi dati arrivano col contagocce e spesso riguardano i predecessori di chi è in carica oggi. Come per la stima di 800mila euro, basata sui dati di tre anni fa.

Il problema è stato dai deputati M5S della Commissione Salute all’Ars (Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua), dopo avere ricevuto le carte sui manager. Dura la loro denuncia: “Sanità siciliana allo sfascio? Poco importa: i premi di produzione per la governance del pianeta dei camici bianchi siciliani scattano ugualmente. Nel 2015, per i 17 manager delle aziende sanitarie, ospedaliere e policlinici, il semaforo verde è scattato per una cifra complessiva di circa 800mila euro. E con la sanità che ci ritroviamo, ci pare una provocazione, quasi una farsa, oltre che un regalo bello e buono”.

Alla richiesta di accesso agli atti, promossa dal M5S e relativa agli anni 2015, 2016 e 2017, hanno risposto solo sei aziende sanitarie (le Asp di Palermo, Agrigento, Catania e Trapani, il Policlinico di Messina e il Civico di Palermo), fornendo solo i dati del 2015. Dice il deputato Francesco Cappello: “Proprio in queste ore sono arrivati altri dati, che esamineremo presto. A chi non risponderà faremo una diffida. I dati dovrebbero essere pubblici, ma non tutti lo sono e, quando lo sono, i dati vengono pubblicati in modo da renderne difficile la rintracciabilità”.

I premi di produzione dei manager possono arrivare fino al 20% della retribuzione, in base ai risultati di gestione  ottenuti e alla realizzazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi assegnati al direttore generale dalla  Regione. “E tutti gli obiettivi – spiega Cappello – vanno stranamente e regolarmente in porto, con la conseguenza che  nelle tasche dei direttori generali, sanitari e amministrativi finiscono ogni anno cifre aggiuntive alla paga che vanno dai 13mila ai 25mila euro. Abbiamo chiesto i dati per tre anni. Finora solo in pochi ci hanno risposto, e solo per il 2015. In pratica i manager ci hanno inviato i dati dei loro predecessori, non i propri. Un caso? Non credo. Il dato di 800mila euro è una proiezione fatta in base ai dati in nostro possesso, ma è altamente verosimile”.

Tirando le somme, Cappello dichiara: “A giudicare dai premi, dovremmo trovarci di fronte a una sanità eccellente, ma evidentemente non è così. Basta fare un salto nei pronto soccorso o provare a prenotare una visita specialistica per rendersene conto. Anche se non espressamente esplicitato negli obiettivi del 2015, infatti, l’efficienza dei pronto soccorso rientra nel miglioramento della qualità delle strutture ospedaliere. Per gli anni successivi, invece, la voce è tra gli obiettivi. Siamo curiosi di vedere cosa succederà. All’assessore Razza, che ha avallato i premi per il 2015, chiediamo un controllo serrato e lo stop, per il futuro, delle indennità aggiuntive in caso di palesi inefficienze. Niente più sconti a nessuno, specie quando di mezzo c’è la salute dei siciliani”.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.www.lasicilia.it

Sull’argomento vedi anche: “Sanità in crisi, ma ai dirigenti vanno i super premi”

 

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