Nel corso di un’intervista televisiva il ministro si è soffermato anche sui temi del contratto e delle risorse per il Ssn.
“La mobilità sanitaria – ha sottolineato il ministro della Salute – è un aspetto importante, ma anche molto grave, ed è paradossale perché sposta le risorse economiche di alcune Regioni, già devastate dal punto di vista sanitario, verso altre Regioni che invece hanno bilanci floridi. Allora bisogna trovare una compensazione, poiché parliamo di centinaia di milioni di euro che le Regioni pagano per pagare le cure ai cittadini che si spostano. Bisogna necessariamente compensare questo spostamento di danaro con un aumento di servizi da parte delle Regioni deboli, altrimenti è un cane che si morde la coda. Queste Regioni saranno sempre più deboli a favore di Regioni forti”. Così Giulia Grillo in un’intervista rilasciata a SkyTg24.
“C’è un tema fondamentale di solidarietà nazionale su questo – ha aggiunto il ministro –. Nel momento in cui c’è una forte discussione sulle autonomie, io mi permetto di sottolineare che essere una nazione significa essere solidali da nord a sud. Il che non vuol dire alimentare o avallare sprechi, ma capire che ci sono Regioni con difficoltà oggettive storiche e che per questo i cittadini non devono essere abbandonati. Anzi, devono poter uscire da una situazione paradossale. Capite bene cosa significhi doversi spostare con costi enormi: non tutti lo possono fare. Non è semplice perché purtroppo la solidarietà non sempre la troviamo quando si tratta di spostamenti di cifre da una Regione all’altra. Io mi impegno al massimo e mi aspetto la collaborazione di tutti”.
Capitolo contratti della sanità: “I medici – ha ricordato Grillo – protestano per un contratto stipulato ad aprile con un Governo che sarebbe stato dimissionario di lì a poco e che non aveva le coperture. Adesso stiamo cercando di trovarle, ma era prevedibile che un contratto senza coperture avrebbe avuto problemi. Questo non toglie l’impegno a trovare risorse per chiudere il capitolo del contratto”.
Quanto ai fondi per il Servizio sanitario, il ministro ha usato ancora toni tranquillizanti: “Le cifre sulla sanità non caleranno. La mia ambizione è di aumentarle, pur consapevole che non possiamo fare subito tutto quello che è previsto nel contratto di Governo. La linea sul Def rimane espansiva e conferma i punti del programma. Ci saranno tagli sulle spese inutili e improduttive nella legge di bilancio: tagli sulle spese per gli armamenti, ma anche interventi sulle pensioni d’oro e sulle auto blu. Nel nostro contratto di Governo non ci sono temi che riguardano la revisione della legge sull’aborto. Poi ogni ministro, al di fuori del Governo, può avere le sue idee, ma non trovano applicazione. Quindi tranquillizzo i cittadini: quello che non è scritto nel contratto di Governo non è oggetto di attività legislativa, né parlamentare né di Governo”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Askanews
Sull’argomento vedi anche: “La Puglia e il fenomeno della mobilità passiva”
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