Di seguito una nota di Stefano Chiesa, consigliere di Opi Genova per il Levante e Tigullio sanità pubblica e privata, a commento della vicenda riguardante le due ex infermiere dell’ospedale di Lavagna interdette per otto mesi.
In merito agli articoli di stampa riguardanti infermieri coinvolti in episodi di ipotizzata somministrazione di farmaci non prescritti presso l’Obi del Pronto soccorso di Lavagna, l’Opi Genova fa presente che il caso, ed eventuali capi di imputazione ipotizzati sui media (testate giornalistiche e tv), pubblicati già in precedenza, è stato prontamente preso in carico dall’Ordine fin da subito in via preventiva e a tutela della professione, nonché dell’onorabilità professionale di tutti i professionisti infermieri e infermieri pediatrici iscritti agli albi di Opi Genova e non solo.
La preposta commissione disciplinare e il consiglio direttivo di Opi Genova hanno subito predisposto tutte le misure cautelari che anche Fnopi prevede in questi casi, e delegato immediatamente il proprio ufficio legale, pur rimanendo come sempre garantisti e fiduciosi nei confronti dell’operato della magistratura e dei giudici (gip, gup, monocratico, etc.), in modo da tutelare, come sempre, sia i cittadini/utenti/pazienti che la medesima professione e professionalità, nonché i diretti interessati nelle ipotesi di reato fino a prova contraria, e come giustizia italiana impone e garantisce in egual misura per tutti, indistintamente.
Opi Genova continuerà a seguire da vicino, passo dopo passo, questa vicenda, per ora mediatica e in attesa di comunicazioni ufficiali da parte degli organi giudiziari preposti, come qualsiasi altra situazione similare e che possa riguardare i propri iscritti, infermieri e infermieri pediatrici. A scanso di equivoci sul fronte della comunicazione pubblica, nulla sarà lasciato al caso e sarà fatto tutto il necessario, come sempre, sia in termini di procedimenti ad hoc interni che per quanto potrà essere richiesto eventualmente dagli organi giudiziari preposti e incaricati allo svolgimento delle competenze in materia di fondatezza delle accuse.
Opi Genova resta a disposizione della massima trasparenza e giustezza delle informazioni apprese dagli organi di stampa e/o ricevute formalmente all’uopo dagli organismi giudiziari. In definitiva e a maggior ragione, in merito agli articoli di stampa apparsi riguardo infermieri coinvolti in episodi di ipotizzata somministrazione di farmaci non prescritti presso l’Obi del Pronto soccorso di Lavagna, l’Ordine ha già avviato i procedimenti previsti in questi casi a tutela della cittadinanza e della dignità della professione infermieristica.
Con senso massimo di piena responsabilità e a garanzia della salute pubblica e tutela delle cure alla cittadinanza, utenti, pazienti tutti, come da Codice deontologico e patto infermiere/cittadino delle professioni infermieristiche.
Redazione Nurse Times
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