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Sesso contro l’isonnia: lo studio di Oxford

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Sesso contro l'isonnia: lo studio di Oxford
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Da uno studio della prestigiosa università britannica emerge che il sesso, anche sotto forma di autoerotismo, può aiutare a prendere sonno anche più dei sonniferi.

Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford e pubblicato sul Journal of Sleep Research rivela che il sesso, anche sotto forma di autoerotismo, può aiutare contro l’insonnia. Dal relativo sondaggio è infatti emerso che il 75% degli intervistati dorme meglio dopo un rapporto sessuale o un orgasmo prima di andare a letto. Il 64% ha inoltre riferito che i farmaci hanno un effetto simile o peggiore sul sonno.

I ricercatori britannici precisano però che le persone intervistate non erano affette da traumi sessuali. Chi ha avuto o ha tuttora una vita sessuale travagliata, probabilmente, non avrebbe gli stessi risultati. “Sebbene questa indagine abbia dimostrato un impatto ampiamente positivo del sesso e dell’orgasmo sul sonno, non sono state esplorate le associazioni negative con l’attività sessuale”, scrivono.

Secondo un altro studio, stavolta condotto dall’azienda di materassi Emma, gli ormoni rilasciati dopo il sesso aiutino a rilassarsi. Durante l’attività sessuale (di qualsiasi tipo), infatti, si rilasciano ormoni importanti come l’ossitocina e la prolattina, che danno una sensazione di piacere e relax. “Allo stesso tempo diminuiscono i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, rendendo più facile l’addormentarsi’, ha dichiarato la dottoressa Verena Senn sulla rivista Elle.

Redazione Nurse Times

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