Il Consiglio dei ministri ha rinviato l’esame dello schema di disegno di legge delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie (ministeri Salute-Giustizia), previsto inizialmente nell’ordine del giorno di ieri, l’ultimo prima della pausa estiva. Il ddl prevede anche la stabilizzazione della norma sullo scudo penale, finalizzato a proteggere i medici dalle cause penali e dalle richieste di risarcimento, in vari casi non fondate, prevedendo che la punibilità per morte o lesioni in ambito sanitario sia limitata ai casi di colpa grave.
Il rinvio è stato deliberato su richiesta della premier Giorgia Meloni, che – secondo quanto riferito da fonti interne – ha chiesto un approfondimento sul testo prima di una decisione definitiva. Il provvedimento tornerà in discussione a settembre, dopo la pausa estiva. Sempre secondo fonti di Palazzo Chigi, sarebbero emerse divergenze interpretative tra i ministri, in particolare sull’estensione dell’ambito applicativo dello scudo penale: se limitarlo agli interventi a elevata difficoltà oppure estenderlo a tutta l’attività sanitaria.
Contenuti del ddl
I criteri oggettivi previsti per lo scudo penale includono l’aderenza a linee guida o buone pratiche clinico-assistenziali, la complessità del caso, le condizioni di urgenza e le risorse disponibili. La norma, concepita per tutelare i professionisti da contenziosi giudicati sproporzionati, mira a stabilizzare una misura già applicata durante l’emergenza pandemica e poi prorogata.
Il testo del ddl interviene anche su altri aspetti rilevanti per il Servizio sanitario nazionale. Tra le principali novità: la trasformazione della formazione in medicina generale in una scuola di specializzazione; l’istituzione di percorsi specialistici per chimici, biologi e odontoiatri; un sistema di certificazione delle competenze sanitarie. È prevista inoltre la definizione di una governance per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito clinico. Tra gli obiettivi generali dichiarati vi sono: il rafforzamento dell’attrattività del Ssn, la valorizzazione delle competenze professionali; la riduzione delle liste d’attesa, anche attraverso meccanismi premiali legati alla performance.
La reazione del sindacato Anaao Assomed
“Solo qualche giorno fa ci chiedevamo dove fosse finito lo scudo penale per i medici. Ora abbiamo avuto la risposta: il Consiglio dei ministri, nella seduta del 4 agosto, ha bloccato il provvedimento. Ci auguriamo che il rinvio sia dovuto solo a motivi tecnici. Sarebbe una beffa vedere dei passi indietro, il tempo è sempre meno. Bisogna far presto e approvare un ddl che contenga le misure utili a dare un segnale forte a medici e dirigenti sanitari”. Così Pierino Di Silverio, segretario del sindacato Anaao Assomed.
Redazione Nurse Times
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