Le imminenti elezioni dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Siracusa, stanno alimentando un acceso dibattito all’interno del Consiglio. In risposta alla lettera aperta del consigliere Salvatore Latina da noi pubblicata (VEDI), Sebastiano Zappulla, presidente Opi uscente, ha preso posizione per difendere l’operato dell’organo direttivo e respingere le accuse mosse nei confronti della gestione delle elezioni.
Di seguito la lettera
A malincuore sono costretto a rispondere alla lettera aperta divulgata dal Consigliere OPI Siracusa Salvatore Latina riguardo le prossime elezioni, indette – giusta precedente convocazione – dal Consiglio Direttivo per il 10/10/2024.
Anche stavolta, senza aver prima utilizzato i canali del corretto e formale confronto con il Consiglio Direttivo, il Consigliere Latina si esprime in termini apparentemente pacati al solo fine, in effetti, di porre opportunisticamente in discussione l’operato del Consiglio Direttivo, di cui del resto fa parte.
In tal senso non può che intendersi il richiamato “botta e risposta a distanza tra i sindacati ed il presidente uscente”: mai il Consiglio Direttivo in carica era stato oggetto di rilievi da parte dei sindacati ed è dunque più che probabile che la recente, indebita ed inopportuna, intromissione di essi in una vicenda di esclusiva pertinenza ordinistica, sia il frutto di un interessato, e deplorevole, loro coinvolgimento per fini esclusivamente elettorali.
Altamente mistificante, ai limiti dell’ipocrisia militante, è poi il contenuto falsamente ossequioso nei confronti del sottoscritto e di un gruppo di colleghi, ora riconosciuti (come è giusto che sia!) come professionisti che “hanno profuso grande impegno e abnegazione per la professione infermieristica”, ma appena qualche mese addietro destinatari di una, incresciosa, denigratoria e diffamante, nota che lo stesso Latina ha fatto pervenire alla Federazione Nazionale (FNOPI).
Nella citata nota il Latina ha chiesto, di fatto, di Commissariare il Consiglio Direttivo di cui fa parte perché nutriva, ed ancora certamente nutre, dubbi sulla regolarità delle elezioni appena indette.
Tale nota è stata – è assolutamente necessario che la nostra comunità di professionisti ne sia al corrente! – oggetto di un secco rigetto da parte della Federazione stessa, la quale ha pienamente riconosciuto l’encomiabile ed inappuntabile percorso fatto da questo Consiglio Direttivo!
È evidente come dietro ogni presa di posizione del Latina vi sia la precisa ed opportunistica volontà di denigrare il Consiglio Direttivo in carica al fine di autoaccreditarsi come futuro Presidente.
Non è certo tale fine biasimevole in sé ed anzi questo Consiglio Direttivo ritiene che sia un valore assoluto quello dello scambio e del ricambio di professionalità ed intelligenze, ma ciò deve rimanere nell’ambito del corretto e leale confronto di idee e programmi.
Questa correttezza è finora mancata, preferendosi deviare dai binari regolamentari e deontologici.
Si è parlato di liste e candidati alla presidenza quando, a norma di regolamento, nessuna lista poteva essere presentata prima dell’indizione delle votazioni. Si è preferito, in dispregio della carica di consigliere, condurre per mesi una ostentata campagna elettorale sui social mettendo da parte il fine pubblicistico dell’Ordine di appartenenza.
Si è preferito, in dispregio della carica di consigliere, organizzare privatamente eventi formativi ECM, sempre a scopo pubblicitario, senza proporli al Consiglio Direttivo e per di più accreditandoli con provider esterni, bypassando il provider OPI Siracusa ed escludendo gli infermieri che non frequentassero i social o precise pagine Facebook.
Il punto, forse più basso, di questa deriva è proprio rappresentato dalle ultime insinuazioni sulla delibera esitata dal Consiglio Direttivo avente ad oggetto l’indizione delle votazioni.
Senza in alcun modo riconoscervi il merito di avere, a grande maggioranza, stabilito che la priorità da garantire è la trasparenza e la certezza del voto, il consigliere Latina non ha perso occasione per invocare specifiche modalità di espressione del voto.
Facendo ciò ha, ancora una volta, mostrato di non avere il minimo riguardo per le norme del regolamento, le quali affidano al Consiglio Direttivo la facoltà di stabilire autonomamente le modalità di espressione del voto; senza dire che la prescelta, legittima, modalità di voto, ovvero voto elettronico in sede unica, risulta essere quella maggiormente indicata (ed infatti è stata utilizzata da Ordini con un numero di iscritti dieci volte in più di Siracusa) anche sotto il profilo logistico e garantistico.
Ogni polemica è al riguardo sterile.
Non rimane che sollecitare i futuri contendenti a riempire la campagna elettorale di programmi e contenuti, al solo fine di proseguire sulla strada della crescita costante della categoria degli Infermieri tracciata e percorsa, senza alcun risparmio, da questo Consiglio Direttivo.
Sebastiano Zappulla
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