Da M5S e Lega arriva il sostegno alle rivendicazioni manifestate venerdì scorso. Ma ora bisogna passare dalle parole ai fatti.
Dopo lo sciopero indetto venerdì scorso dal sindacato Nursind, con tanto di manifestazioni in numerose piazze italiane, il mondo della politica si schiera al fianco degli infermieri. Solidarietà alla categoria e comprensione per le sue rivendicazioni in tema di trattamento sanitario (ma non solo) sono state espresse non solo dai deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali, ma pure da altri schieramenti.
La Lega, per esempio, con una nota firmata dal capogruppo in Senato, Massimiliano Romeo, dalla senatrice Sonia Fregolent, capogruppo in commissione Sanità, e da Luca Coletto, responsabile del Dipartimento Sanità, ha chiesto l’intervento del ministr Roberto Speranza, garantendo massimo sostegno: “La Lega è al fianco degli infermieri nelle battaglie per una piena valorizzazione della professione, dal punto di vista sia economico che strutturale, e presenteremo un’interrogazione urgente al ministro Speranza affinché si intervenga per dare un adeguato riconoscimento al comparto”.
Prosegue la nota leghista: “In questi difficili mesi di pandemia gli infermieri hanno più volte dimostrato di essere una delle colonne portanti del Sistema sanitario nazionale e hanno messo la loro professionalità al servizio del Paese, operando in situazione di emergenza senza un attimo di respiro. Sono stati giustamente definiti ‘eroi’ e ‘angeli’. Per questo riteniamo doveroso agire a supporto di questi 456mila professionisti, che hanno combattuto il Covid in trincea fin dal primo giorno. Portiamo quindi avanti le istanze del mondo infermieristico e chiederemo al ministro Speranza se ritenga indispensabile, come noi riteniamo, procedere nella direzione auspicata dalle associazioni di categoria”.
Tornando al M5S, vale la pena di rilanciare le dichiarazioni rilasciate da Stefania Mammì, rappresentante della professione infermieristica in Parlamento: “Ritengo legittime le rivendicazioni poste dalle rappresentanze sindacali della categoria, alle quali va il mio pieno sostegno, come ho già cercato di mostrare più volte nel corso del mio mandato. L’intero Paese ha bisogno che questa categoria sia valorizzata, a partire dal riconoscimento di livelli retributivi in linea con quelli degli altri Paesi europei”.
Mammì critica poi la proposta avanzatadall’Aran di concedere appena 26 centesimi lordi di aumento di indennità per ogni ora di lavoro notturno. E aggiunge: “È giunto il momento di dare concrete risposte a tutti gli infermieri italiani che, nonostante le condizioni particolarmente usuranti imposte dall’emergenza sanitaria, con totale spirito di abnegazione continuano a prodigarsi per tutelare la salute dei cittadini. Come rappresentante delle istituzioni, oltre che da infermiera, ho il dovere di battermi per i loro diritti”.
Anche la senatrice pentastellata Barbara Guidolin, che ha partecipato al sit-in romano con i colleghi Rino Marinello e Giorgio Fede, è intervenuta a sostegno degli infermieri: “Siamo perfettamente consapevoli dell’enorme lavoro che gli infermieri portano avanti ogni giorno, con turni spesso massacranti. Li abbiamo chiamati ‘eroi’ per tutto ciò che fanno e per l’enorme lavoro portato avanti durante la pandemia. La politica deve dare risposte”. Ed è proprio questo il punto: passare dalle parole ai fatti.
Redazione Nurse Times
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