I medici di famiglia dell’ASL di Foggia, al centro di polemiche per richieste di rimborso fino a 6.000 euro, hanno ricevuto una temporanea sospensione dalle pesanti sanzioni.
Questo episodio ha avuto inizio con una presa di posizione del direttore generale, Antonio Nigri, che ha sottolineato la necessità di salvaguardare il servizio sanitario nazionale. La situazione si è poi evoluta quando tre dei sei medici coinvolti hanno risposto alle richieste di spiegazioni da parte dell’ASL.
Il motivo principale dietro le sanzioni era l’assenza di risposte da parte dei medici di famiglia durante gli audit effettuati per il controllo della spesa sanitaria. Il direttore generale Nigri ha dichiarato: “La procedura è sospesa dopo che i medici finora irreperibili si sono fatti vivi. Le sanzioni erano scattate perché agli audit che facciamo con tutti i medici per il controllo della spesa sanitaria non avevano dato alcun cenno.”
Gli audit in questione avevano l’obiettivo di controllare e sollecitare decisioni di saggezza da parte dei medici, senza mettere in discussione i farmaci salvavita. Ciascun medico aveva un budget di spesa annuale stabilito in base agli assistiti, e la Regione forniva obiettivi annuali.
“La Regione ci ha dato obiettivi annuali, noi abbiamo una scheda per ciascun medico: conosciamo tutto, dai pazienti alle patologie. Insieme stabiliamo un obiettivo annuale, verifichiamo molecola dopo molecola quali farmaci sono da prescrivere. Il salvataggio del servizio pubblico è anche questo”, ha spiegato Nigri.
Il direttore generale ha sottolineato l’importanza di monitorare la spesa sui farmaci, poiché un mancato controllo potrebbe mettere a rischio l’intero sistema sanitario. La relazione tra gli audit e i medici di medicina generale è descritta come un rapporto tra controllore e controllato, poiché circa 150 dei 450 medici di medicina generale vengono convocati in base alla maggior spesa indotta.
In Puglia, la pressione per controllare e monitorare la spesa sanitaria sui farmaci è alta, poiché un’insufficiente supervisione potrebbe avere gravi conseguenze per i pazienti più vulnerabili.
In questo contesto, il direttore generale Nigri ha deciso di sospendere temporaneamente le richieste di rimborso, mentre i professionisti coinvolti forniranno spiegazioni e chiarimenti. La situazione rimane al centro dell’attenzione e solleva importanti questioni sulla gestione della spesa sanitaria e la relazione tra medici e autorità sanitarie.
Redazione Nurse Times
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Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
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