Un’indagine dei Carabinieri del Nas di Torino ha portato ad essere indagate 25 persone. Le accuse per loro sarebbero di aver truccato concorsi finalizzati all’assunzione di vari professionisti sanitari e all’ottenimento di incarichi universitari.
L’indagine denominata “Sanitopoli” condotta dai militari e coordinata dal pm Gianfranco Colace ha portato a 23 decreti di perquisizione locale. Altrettanto sequestri di materiali sono stati ordinati dalla Procura della Repubblica.
Per gli indagati, i reati ipotizzati sarebbero corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico in atti pubblici.
Tutto avrebbe avuto inizio da alcuni sospetti certificati medici presentati da un funzionario pubblico, già interessato da altro procedimento penale.
La documentazione, poi risultata falsa, gli avrebbe consentito di beneficiare di una pensione di invalidità di 280 euro mensili.
Le successive attività investigative si sono estese ad altre figure professionali: psicologi e dirigenti medici, tra cui professori universitari associati, ordinari e ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unito (Università degli Studi di Torino) e di strutture sanitarie quali la Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano sarebbero stati coinvolti.
Dall’esito delle indagini degli uomini del Nas, è emerso “un sistema clientelare fondato da reciproche concessioni” per ottenere “agevolazioni e/o raccomandazioni nelle procedure d’indizione concorsuale per l’assegnazione di ruoli medici dirigenziali delle specialità di Psichiatria e Psicologia Clinica”.
Secondo l’accusa, il bando sarebbe stato cucito in base alle caratteristiche dei candidati “preventivamente designati come vincitori” proprio per “limitare la sfera di partecipanti e assicurare la scelta del favorito”. In altri casi venivano anticipate ai “candidati prescelti le domande alle quali sarebbero stati sottoposti in sede concorsuale”.
Secondo l’accusa, il losco giro di affari sarebbe ruotato intorno ad un noto professore di Dipartimento di Neuroscienze dell’Università alla quale si rivolgevano gli studenti, gli psicologi e indirigenti medici al fine di ottenere agevolazioni nei concorsi o rinnovi di assunzioni nelle strutture cliniche nosocomiali universitarie.
Nel mirino del Nas sono finite “sei selezioni tra bandi di concorso per l’assunzione di personale medico strutturato, borse di studio, bandi per l’ingaggio annuale di liberi professionisti e per l’arruolamento di personale medico ambulatoriale”.
Ma le indagini non sarebbero ancora vicine alla conclusione. Ulteriori atti relativi a molti altri concorsi sono stati acquisiti, potenzialmente gestiti con lo stesso modus operandi di quelli già oggetto di indagine.
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