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Sanità pubblica, Giuliano (Ugl): “Rinnovo Ccnl non sia offensivo per operatori”

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Sanità pubblica, Giuliano (UGL): "Rinnovo Ccnl non sia offensivo per operatori"
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Il segretario generale dell’organizzazione sindacale interviene nel dibattito sul nuovo contratto.

Mentre il Covid non accenna ad arretrare, si continua a discutere del rinnovo del contratto della sanità pubblica. “Quella che si profila all’orizzonte – dice Gianluca Giuliano, segretario nazionale di Ugl Salute – sembra l’ennesima beffa per gli operatori sanitari. Si parla di somme irrisorie di aumento: briciole, spesso annullate da indennità non rivalutate, se non addirittura cancellate. Stiamo assistendo a un film che propone il gioco delle tre carte, anche se il titolo più giusto da assegnare sarebbe ‘I soliti noti’, ovvero quelli che, invece di difendere diritti e dignità dei lavoratori, si allineano alle proposte di una politica miope”.

Prosegue Giuliano: “Chiediamo ad alta voce: questo è il modo con cui si pensa di premiare concretamente coloro che a più riprese sono stati chiamati eroi? Siamo a un passo dall’ ennesima umiliazione di lavoratori che hanno sostenuto sulle proprie spalle il terribile peso dell’emergenza, non arretrando di un centimetro davanti al virus e lasciando sul terreno deceduti e una miriade di contagiati. La constatazione amara è che oggi, come da troppo tempo, sulla sanità e sui suoi professionisti non ci sia nessuna volontà di investire. Intanto chi dovrebbe stare dalla parte dei lavoratori gonfia il petto per una trattativa che, se non ci sarà un cambio di rotta, finirà per essere altamente al di sotto delle aspettative”.

E ancora: “Il costo della vita continua a correre, beni primari sono alle stelle e le famiglie italiane sono alle prese con gravi problemi di sussistenza. Agli operatori sanitari devono essere riconosciuti i giusti adeguamenti contrattuali per portare i loro stipendi a un livello dignitoso, in linea con la media europea. Insistiamo perché le professioni sanitarie e sociosanitarie siano riconosciute come usuranti.  Chiediamo che vengano sciolti i vincoli per l’accesso alla libera professione, che venga combattuto in ogni modo il ricorso alle esternalizzazioni e si blocchi in maniera definitiva il turnover, per dare il via a una stagione di assunzioni che combatta concretamente il precariato e sia la base per la rifondazione del Ssn. Senza un cambio di rotta, la sanità italiana è destinata ad affondare definitivamente. Speriamo che alle prossime Rsu del 5, 6 e 7 aprile i colleghi aprano definitivamente gli occhi su chi li deve rappresentare”.

Redazione Nurse Times

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