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Salute mentale, lo scenario europeo non è confortante

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I numeri del progetto Headway 2020 sottolineano la necessità di “costruire una nuova roadmap”.

Sono 84 milioni le persone in Europa che soffrono di problemi di salute mentale, 84mila i decessi correlati ogni anno, con costi totali che hanno superato i 600 miliardi di euro in tutto il continente, pari al 4% del Pil europeo. È lo scenario sulla salute mentale in Ue descritto all’Eurocamera da Headway 2020, un progetto promosso dalla European House Ambrosetti in collaborazione con Angelini.

In Italia, hanno spiegato gli esperti, sebbene il 16,9% della popolazione abbia sofferto di disturbi mentali che comportano significativi costi per il Paese, solo il 3,5% del totale della spesa sanitaria pubblica è stato destinato alla cura della salute mentale. Numeri che sottolineano la necessità di “costruire una nuova roadmap per la salute mentale” in tutta l’Unione Europea, condividendo le conoscenze e le buone pratiche per trovare soluzioni che riducano l’incidenza dei disturbi.

“L’Ue non può e non deve sottrarsi alla prevenzione e alla cura dei disturbi mentali. Si tratta di occuparsi della qualità della vita di tutti i cittadini”. Parola dell’eurodeputato Aldo Patriciello, membro della Commissione Ricerca e Salute, che ha aggiunto: “I disturbi mentali rappresentano una delle maggiori sfide per la sanità pubblica in termini di prevalenza, carico della malattia e disabilità, giacché colpiscono oltre un terzo della popolazione europea ogni anno”.

Redazione Nurse Times

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