Non c’è niente di peggio per il cuore che stare seduti. Lo conferma un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Institute of Sport, Exercise & Health dello University College London. I risultati sono stati pubblicati sull’European Heart Journal.
“L’importante conclusione della nostra ricerca è che, sebbene piccoli cambiamenti nel modo in cui ci si muove possano avere un effetto positivo sulla salute del cuore, l’intensità del movimento è importante – ha affermato Jo Blodgett, autrice principale dello studio, in un comunicato stampa -. Il cambiamento più vantaggioso che abbiamo osservato è stato la sostituzione della posizione seduta con attività da moderata a vigorosa, che potrebbe essere una corsa, una camminata veloce o una salita delle scale, praticamente qualsiasi attività che aumenti la frequenza cardiaca e faccia respirare più velocemente, anche per un minuto o due”.
Secondo lo studio, anche stare in piedi e dormire battono la posizione seduta per quanto riguarda la salute del cuore.
La cardiopatia è la principale causa di mortalità in tutto il mondo. I ricercatori hanno affermato che nel 2021 era responsabile di un decesso su tre e che il numero di persone affette da malattie cardiache in tutto il mondo è raddoppiato dal 1997.
“Sappiamo già che l’esercizio fisico può avere benefici reali per la salute cardiovascolare e questa ricerca incoraggiante dimostra che piccole correzioni alla routine quotidiana potrebbero ridurre le possibilità di avere un attacco cardiaco o un ictus – ha affermato James Leiper, direttore medico associato della British Heart Foundation, che ha finanziato la ricerca -. Questo studio dimostra che la sostituzione anche di pochi minuti di posizione seduta con pochi minuti di attività moderata può migliorare l’IMC, il colesterolo, il girovita e avere molti più benefici fisici”.
Nel rapporto, i ricercatori dello University College London hanno raccolto i dati di sei studi che hanno coinvolto poco più di 15mila persone provenienti da cinque Paesi. L’idea era quella di vedere come il comportamento del movimento nell’arco di una giornata di 24 ore sia collegato alla salute del cuore, misurata mediante sei indicatori comuni. Ogni partecipante ha utilizzato un dispositivo indossabile sulla coscia per misurare la propria attività durante il giorno e ha fatto valutare la propria salute cardiaca.
I ricercatori hanno creato una gerarchia di comportamenti quotidiani, con il tempo trascorso a svolgere attività moderatamente vigorosa che offre il massimo beneficio alla salute del cuore, seguita da attività leggera, tra cui stare in piedi e dormire. Lo stare seduti è arrivato ultimo.
Nel sostituire la posizione seduta, solo cinque minuti di attività moderata-vigorosa hanno avuto un effetto notevole sulla salute del cuore. Coloro che erano meno attivi hanno visto il beneficio maggiore dal passare dai comportamenti sedentari a quelli più attivi.
“Fare attività fisica non è sempre facile ed è importante apportare modifiche a cui ci si possa attenere a lungo termine e che piacciano – ha affermato Leiper -. Tutto ciò che aumenta la frequenza cardiaca può aiutare. Incorporare degli ‘spuntini di attività’, come camminare mentre si fanno telefonate o impostare una sveglia per alzarsi e fare qualche saltello ogni ora, è un ottimo modo per iniziare a costruire attività nella giornata, per abituarsi a vivere uno stile di vita sano e attivo”.
Redeazione Nurse Times
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