Un comportamento “poco professionale” ha messo nei guai Gabriele De Simone, medico del San Filippo Neri, che però tornerà preso in servizio.
La sala operatoria scambiata per una hot sex zone prima un delicato intervento chirurgico. È accaduto all’ospedale San Filippo Neri di Roma, dove l’urologo Gabriele De Simone ha preso a corteggiare un’infermiera con sfioramenti inappropriati delle labbra sul collo. Lo stesso ha fatto in una stanza del reparto di Ginecologia, forse confondendola con un luogo in cui approcciare senza permesso un’altra infermiera, baciandola e accarezzandola all’improvviso. Comportamenti ricostruiti dalla Procura, che ha ottenuto il rinvio a giudizio del dottore con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di relazioni d’ufficio.
Il 60enne De Simone, sempre secondo la Procura, si sarebbe lasciato andare anche a un linguaggio sboccato che a un medico. Infatti è finito sotto processo anche con l’accusa di molestie per aver apostrofato una dottoressa con termini a luci rosse. Un’altra infermiera, invece, sarebbe stata oggetto di continue battute a sfondo sessuale, ragion per cui l’anestesista è finito sotto processo con l’accusa di stalking. I fatti risalgono al periodo compreso tra il giugno del 2017 e l’aprile del 2018, quando le vittime si ribellarono. Il gip decise allora la misura interdittiva della professione medica, che però scadrà tra due settimane, quando De Simone tornerà in servizio.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere della Sera
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