“Non accettiamo lezioni da nessuno, tantomeno da chi, in una posizione del tutto minoritaria, invoca addirittura senza vergogna un atto unilaterale del Governo per l’erogazione degli aumenti contrattuali proposti, decretando di fatto la morte della contrattazione e del ruolo fondamentale del sindacato stesso. La verità è che oggi non è stata presentata alcuna novità per il personale del comparto della sanità pubblica, sia a livello economico che normativo. Noi non siamo disposti, oggi come a gennaio, a sottoscrivere una pre-intesa che non garantisce i lavoratori e le lavoratrici”. Così Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up dopo il nuovo rifiuto di firmare il rinnovo del Ccnl Sanità 2022-2024.
“Il Governo non pare voler fare un passo avanti e dare un segnale tangibile a chi ogni giorno lavora per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini – proseguono i tre sindacati -. La nostra posizione è scevra da qualsiasi pregiudizio politico e si fonda sul merito: siamo aperti a un dialogo costruttivo col Governo, ma non senza la previsione sia di risorse idonee che di integrazioni normative richieste fin dall’apertura del tavolo di confronto. Richieste che ad oggi rimangono del tutto inevase”.
Concludono Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up: “Siamo stanchi della scusa della scarsità delle risorse pubbliche per giustificare la proposta di un Ccnl al ribasso, che non rimette al centro il valore e la dignità di coloro che tengono in piedi la sanità pubblica del Paese. Quando si vuole e per chi si vuole, le soluzioni si trovano, eccome!”.
Redazione Nurse Times
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