Con il seguente comunicato il sindacato entra nel dettaglio di quanto accaduto durante l’ultima riunione con l’Aran, che ha messo sul tavolo nuove ipotesi sugli incarichi di funzione del personale dell’area sanitaria.
L’Aran ha finalmente ipotizzato l’attribuzione al personale dell’area sanitaria e ai funzionari (infermieri, altri professionisti ex D/Ds, etc.), neo assunti, e a quello non destinatario di un altro incarico, di un incarico automatico, di livello base. Stiamo parlando degli incarichi analoghi a quelli già attribuiti ai professionisti medici, da noi richiesti per le professioni infermieristiche e quelle sanitarie.
Successivamente, dopo almeno cinque anni, e nel rispetto di specifici limiti, tale personale potrebbe accedere agli altri incarichi, ovviamente con criteri differenti rispetto a quello di base, sia di tipo organizzativo che professionale, con collocazione in area media ed elevata complessità. Tra questi incarichi rientrerebbero quelli di specialista e di esperto di cui alla precedente tornata contrattuale.
E’ stata ipotizzata poi dall’Aran, ma anche qui mancano ulteriori approfondimenti scritti, per noi necessari, un’ipotesi di apertura degli “incarichi base” di funzione anche al restante personale, ma questa volta con differenti criteri di attribuzione (selezione, anzianità, programmazione aziendale, ecc.). Non sappiamo se questa richiesta sia stata portata all’attenzione dell’Aran da altri sindacati, ma supponiamo che ciò possa essere accaduto.
In ogni caso necessitano approfondimenti su questa eventuale ipotesi. Nello specifico bisognerebbe verificare, laddove l’effetto concreto di questa innovazione dovesse essere quello di diluire le già scarserisorse disponibili, che essa non si presti a vessare lo scopo. Insomma, nulla questio a certe aperture, ma per noi la tematica va studiata per capire se questa nuova ipotesi possa o meno mettere in discussione l’obiettivo di un’oggettiva valorizzazione delle professionalità collocate nell’area sanitaria.
Redazione Nurse Times
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