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Rifiuta codice verde in Triage ritenendosi più grave e malmena infermiere

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Rifiuta codice verde in Triage e malmena infermiere ritenendosi più grave
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Ennesima aggressione ai danni di un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Gli insulti iniziali, si sono poi tramutati in spintoni, schiaffi e pugni.

La violenta aggressione ha richiesto l’immediato intervento delle guardie giurate, fino a quando non sono giunti sul posto anche i carabinieri della locale compagnia.

L’episodio è accaduto venerdi pomeriggio quando una persona si è presentata al pronto soccorso per un malore.

L’uomo, contrariato dal codice verde ricevuto, non avrebbe avuto alcuna intenzione di attendere a lungo, ritenendo il proprio caso molto più grave.

All’improvviso si è scagliato con urla, spintoni e schiaffi contro il personale infermieristico del reparto. Solo il pronto intervento delle guardie giurate ha impedito che il tutto degenerasse.

Anche gli altri infermieri intervenuti in aiuto, sono stati bersagliati da ceffoni e offese di vario genere. Il “paziente”’si sarebbe tranquillizzato solo con l’arrivo dei Carabinieri, che hanno provveduto ad identificarlo.

Dopo questo ennesimo episodio di violenza il sindacato Fsi-usae chiede alla direzione sanitaria stabiese «di adoperare ogni mezzo per prevenire e contrastare tali atti così incivili e continui in un reparto diventato un vero porto di mare, un vero e proprio campo di battaglia.

Il personale del pronto soccorso – dice Raffaele Amodio, cordinatore FSI-USAE – è oramai quotidianamente vittima di tali episodi. Ricordiamo che il datore di lavoro è sempre responsabile della sicurezza del proprio personale».

E proprio sul personale impegnato al pronto soccorso del San Leonardo, Amodio ricorda anche il «caso strano di due operatori sanitari, giovani neo assunti, inseriti in organico alla direzione sanitaria stabiese a soddisfare esigenze di routine mentre al pronto soccorso ci sono Infermieri e medici anche ultrasessantenni ed in affanno.

Bisogna intervenire dapprima nella tutela dell’area urgenza emergenza dove gli operatori sanitari per turno dovrebbero essere 3, mentre in questo momento se ne registrano 2, ed a volte anche uno solo. Un reparto – conclude Amodio – dove da gennaio si sono dimessi circa 10 medici».

Simone Gussoni

Fonte: stabiachannel.it

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