SERVIZIO DI TRASPORTO EMERGENZA NEONATALE (STEN). LA FIALS CHIEDE INCONTRO URGENTE SU CARENZA PERSONALE
Bari. Un incontro urgente, da fissare nelle prossime ore, per risolvere “la grave problematica” causata dalla carenza di personale infermieristico per il Servizio di trasporto emergenza neonatale (Sten) attivato lo scorso 7 novembre nell’Unità operativa di Neonatologia dell’Azienda ospedaliera Policlinico-Giovanni XXIII.
A chiederlo, in una lettera inviata al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e per conoscenza al Commissario straordinario, Giancarlo Ruscitti, al direttore generale Neonatologia, Nicola Laforgia, al Direttore sanitario, Maria Cacucci e al direttore amministrativo, Tiziana De Matteo, è il sindacato Fials per tramite del segretario provinciale di Bari, Luigi Vulpis e della segreteria aziendale, Emilia Albenzio.
I rappresentanti sindacali, nella missiva, oltre ad evidenziare la pericolosa situazione che si sarebbe venuta a creare con l’attivazione dello STEN (servizio essenziale per la tutela della salute dei piccoli pazienti ricoverati presso l’Unità operativa di Neonatologia), denunciano la latitanza dell’Azienda ospedaliera in tema di assunzione del personale sanitario da destinare al servizio.
Contestualmente all’attivazione dello STEN, sottolineano Vulpis e la Albenzio, era stato garantito un potenziamento dell’U.O. di Neonatologia con quattro medici e dieci infermieri.
Ma di quel potenziamento, rimasto solo su carta, non c’è traccia come denunciato dalla Fials in due lettere del 9 novembre dello scorso anno e del 5 gennaio scorso.
“Il mancato arrivo delle dieci unità infermieristiche – dichiarano Vulpis e la Albenzio – ha creato seri problemi nella U.O. di Neonatologia dove, a causa di improvvise chiamate per l’urgente trasporto dei piccoli pazienti, è stato allertato il personale già in servizio ordinario, con il reale rischio di mancata assistenza ai ricoverati”.
Per questo, a giudizio della Fials, si rende necessario un incontro urgente con il Presidente della Regione Puglia e i soggetti responsabili dell’Azienda ospedaliera e dell’U.O. di Neonatologia, per fronteggiare la grave problematica della carenza di personale infermieristico.
Situazione che rischia di diventare insostenibile, a giudizio della Fials, se si considerano le defezioni per malattia, part time e personale a tempo determinato che a breve terminerà la propria attività.
“Di fatto – commentano Vulpis e la Albenzio – i dipendenti in servizio presso la U.O. di Neonatologia sono soggetti ad illegittimi turni massacranti che ledono le loro condizioni psico-fisiche e mettono in serio pericolo la salute dei piccoli”.
La Fials è pronta ad intraprendere iniziative atte a tutelare i lavoratori e, di fatto, i piccoli pazienti: “L’Azienda ospedaliera – concludono i rappresentanti sindacali – deve ripristinare la legittima organizzazione lavorativa come previsto dai Lea (livelli essenziali d’assistenza)”.
Randolfi Massimo
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