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Pronto soccorso di Cerignola: le criticità sottolineate da un nostro lettore

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Pronto soccorso, si cambia: i codici a colori nel triage e le altre novità previste dalle nuove Linee guida sull'OBI
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Introduzione di Papagni Giuseppe

A seguito del nostro articolo dal titolo “Foggia. TRIAGE nel dipartimento di Emergenza…Medici con l’INSOLENTE leggerezza del proprio essere“, un nostro lettore (di cui manteniamo l’anonimato) ci invia una dettagliata mail- denuncia su alcune criticità presenti nel servizio di Pronto Soccorso dell’ospedale di Cerignola “Giuseppe Tatarella” (FG)

Di seguito la nota:

Noi lettori di NurseTimes ci teniamo affinchè certe realtà siano rese il più pubbliche possibili, in modo da far luce su situazioni e atteggiamenti poco professionali, ma sopratutto rischiosi per tutti.

Prendendo spunto dal vostro recente articolo sul convegno avente come tema principale il triage, organizzato dal Direttore del Pronto Soccorso di Cerignola (Asl Foggia ospedale “Giuseppe Tatarella”), senza neanche avere tra i suoi relatori il protagonista principale del Triage L’INFERMIERE.

Vorrei porre all’attenzione dei lettori i seguenti interrogativi, se nel suddetto Pronto Soccorso vengano rispettate le seguenti linee guida del ministero della salute per i Pronto Soccorso con più di 25000 accessi ossia:

  • La funzione di triage/accettazione viene garantita in modo continuativo 24/24h ? Assolutamente NO
  • Ci sono almeno 2 infermieri dedicati esclusivamente a tale attività?
    Assolutamente NO
  • Gli operatori che svolgono tale funzione hanno partecipato ad uno specifico corso teorico di preparazione ed un periodo di affiancamento ad un tutor esperto?
    Assolutamente NO

L’azienda garantisce:

  1. una formazione propedeutica alla funzione di triage e finalizzata a garantire le competenze sull’organizzazione del Pronto Soccorso e sulla gestione delle principali situazioni cliniche critiche?
    Assolutamente NO
  2. una formazione permanente che consenta agli infermieri, compresi quelli con funzioni di coordinamento abilitati a svolgere attività di triage, di mantenere un livello di aggiornamento specifico per gli aspetti assistenziali, organizzativi relazionali, attraverso adeguate attività formative, da svolgersi almeno una volta ogni 2 anni?
    Assolutamente NO
  3. un’attività di verifica interna sulla coerenza dell’assegnazione dei codici colore?
    Assolutamente NO
  4. Gli ambienti sono idonei a tale attività?
    Assolutamente NO
  5. I dirigenti verificano la presenza di tali requisiti?
    Assolutamente NO

Considerando che a tale attività è legata ogni giorno la nostra vita e la nostra salute, chiediamo imminenti risposte a chi di competenza, in modo da permettere a noi cittadini E LAVORATORI di riacquisire quella fiducia (a volte persa) nei confronti di questa sanità.
Basta pensare solo agli interessi personali di qualcuno.

Svegliamoci gente e denunciamo tali realtà!!!

La Redazione di NurseTimes invita chiunque voglia chiarire i punti messi in evidenza dal nostro lettore in questa breve nota a rispondere inviandoci una mail a [email protected]

Giuseppe Papagni

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