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Polmonite: sintomi, cause, terapia, prevenzione e complicazioni

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Epidemia di polmonite nel Bresciano: oltre 150 casi
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Il termine polmonite indica lo stato di infiammazione del tessuto di uno o di entrambi i polmoni.

È comunemente causata da un’infezione batterica ma può essere provocata anche da una infezione virale, fungina o dall’aspirazione di un corpo estraneo.

Al termine dei bronchi, “tubi” che trasportano fino ai polmoni l’aria introdotta tramite naso e bocca, si trovano delle piccole sacche piene di aria disposte a grappolo chiamate alveoli polmonari. Gli alveoli permettono lo scambio di gas tra aria e sangue (ossigenazione del sangue). Nella polmonite gli alveoli si infiammano e si riempiono di liquido, rendendo difficile la respirazione e impossibili gli scambi tra aria e sangue.

I disturbi (sintomi) causati dalla polmonite possono comparire all’improvviso, nell’arco di 24-48 ore, o possono presentarsi più lentamente nel corso di parecchi giorni.

La polmonite è molto diffusa in tutto il mondo, ed è molto comune nei paesi in via di sviluppo.

Alcune categorie di persone sono particolarmente a rischio di ammalarsi di polmonite:

  • neonati o bambini molto piccoli
  • anziani
  • fumatori
  • persone con l’asma, la fibrosi cistica o con malattie del cuore, dei reni o del fegato
  • persone con il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) indebolito, ad adempio, da una malattia recente (come l’influenza), dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV), dall’AIDS o sottoposti a chemioterapia per la cura di tumori o in cura con farmaci che abbassano le difese immunitarie a seguito di un trapianto d’organo.

Sintomi

Il medico di famiglia può accertare (diagnosticare) la presenza della polmonite in base ai disturbi (sintomi) raccontati dalla persona malata e all’ascolto (auscultazione) del torace. In alcuni casi, può prescrivere altri esami. La diagnosi della polmonite, infatti, a volte può rivelarsi difficile perché alcuni sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie quali, ad esempio, il comune raffreddore, la bronchite o l’asma.

I sintomi più comuni causati dalla polmonite sono:

  • tosse, che può essere secca o produrre un catarro denso, giallo-verdognolo, marrone, o chiaro mucoso, a volte striato di sangue
  • difficoltà respiratoria, la respirazione può essere rapida e superficiale e può dare la sensazione di avere “il fiato corto” come durante uno sforzo fisico
  • battito cardiaco accelerato (tachicardia)
  • febbre
  • generico senso di malessere
  • sudorazione e brividi
  • perdita di appetito
  • dolori al petto, che peggiorano con la respirazione o per lo sforzo di tossire

Più raramente, può verificarsi l’emissione di sangue con la tosse (emottisi).

In presenza di uno, o più, di questi sintomi è consigliata la visita presso il medico di famiglia. Il medico potrà ascoltare il torace con lo stetoscopio (auscultazione) per evidenziare rumori che non sono prodotti nei polmoni sani. Durante la respirazione, infatti, l’aria che arriva in zone del polmone piene di liquido a causa della polmonite, genera rumori particolari. Se la polmonite appare grave, o se i sintomi non migliorano dopo 48 ore dall’inizio della cura, è necessario, di solito, effettuare una radiografia dei polmoni e anche degli esami aggiuntivi come l’esame microbiologico dell’espettorato (sputo) e/o analisi del sangue.

Se sono presenti sintomi più gravi come, ad esempio, una respirazione accelerata, dolori al petto o disorientamento, è preferibile rivolgersi direttamente ad un pronto soccorso.

La polmonite si verifica più frequentemente nei mesi freddi, può presentarsi in una forma più grave in alcune categorie di persone quali gli anziani o i bambini molto piccoli.

Cause

In genere, è causata da un batterio, lo Streptococcus pneumoniae, conosciuto anche come pneumococco. Anche altri batteri possono causare la polmonite come, ad esempio, l’Haemophilus influenzae, lo Staphylococcus aureus, la Legionella pneumophila.

Oltre alla polmonite di origine batterica, ne esistono anche altre forme:

  • polmonite virale, più comunemente causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV) soprattutto nei bambini di età inferiore ad un anno. Si presenta come una “bronchiolite” che colpisce i bronchi più piccoli. Altre cause di polmonite virale sono i virus influenzali di tipo A o B e i coronavirus
  • polmonite da aspirazione, causata dall’aspirazione nei polmoni di vomito, oggetti estranei, sostanze tossiche (ad esempio fumo o sostanze chimiche)
  • polmonite fungina, rara, colpisce di solito le persone con un sistema immunitario indebolito
  • polmonite ospedaliera (o nosocomiale), si verifica durante il ricovero in ospedale di persone curate per altre malattie o sottoposte ad interventi chirurgici. Sono particolarmente a rischio gli individui ricoverati in terapia intensiva e sottoposti a respirazione artificiale (ventilazione meccanica). La polmonite ospedaliera è causata da diversi batteri, in particolare: Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter baumannii, Klebsiella pneumoniae.

Terapia

Una polmonite non grave può essere curata in casa, sempre sotto controllo del medico di famiglia. La polmonite batterica va curata con antibiotici adatti, prescritti dal medico. Può anche essere utile riposare molto e bere molti liquidi.

In assenza di altre malattie tali indicazioni sono, in genere, sufficienti a portare alla guarigione, sebbene la tosse possa perdurare per diverso tempo dopo la scomparsa degli altri sintomi.

La polmonite batterica, normalmente, non è contagiosa e non esistono rischi per i familiari della persona malata. Tuttavia, è consigliabile che individui con il sistema immunitario debole (a causa dell’età, di una malattia già esistente, etc), evitino il contatto diretto con la persona malata.

Il ricovero ospedaliero può essere consigliabile per le persone considerate a rischio (anziani, bambini piccoli, etc) perché potrebbe causare loro complicazioni gravi.

Prevenzione

In generale, la polmonite batterica non si trasmette da persona a persona. Tuttavia, è bene seguire le elementari pratiche igieniche per prevenire la trasmissione dei germi:

  • coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce
  • gettare via immediatamente i fazzolettini usati perché i germi possono sopravvivere per parecchie ore fuori nell’ambiente
  • lavarsi le mani regolarmente per evitare il trasferimento di germi ad altre persone o a oggetti

Anche un sano stile di vita può aiutare a prevenirla. Ad esempio, il fumo danneggia i polmoni e può aumentare la possibilità di ammalarsi.

Analogamente, un uso eccessivo e prolungato di alcol contribuisce ad indebolire le naturali difese del polmone contro le infezioni, rendendolo più vulnerabile alla polmonite.

Le persone a rischio dovrebbero essere invitate alla prevenzione mediante vaccinazione anti-pneumococcica (indicata sia per i bambini piccoli che per gli anziani e per i soggetti di tutte le età ad elevato rischio) e antiinfluenzale.

Complicazioni

La polmonite può creare complicazioni in bambini molto piccoli, negli anziani o in persone con concomitanti malattie come, ad esempio, il diabete.

Tra le complicazioni più comuni:

  • setticemia (sepsi), si verifica quando i batteri responsabili della polmonite riescono a passare nel sangue, causando un’infezione grave generalizzata a tutto l’organismo
  • pleurite, compare quando si infiamma la sottile membrana (pleura) che riveste i polmoni e la parete interna del torace e può determinare un’insufficienza respiratoria
  • ascesso polmonare, complicazione rara della polmonite, che può insorgere nelle persone con altre malattie gravi o con una storia di alcolismo.

Redazione NurseTimes

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