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Perugia, autista e infermiere del 118 aggrediti da un uomo che stavano soccorrendo. Opi: “Traumi non solo fisici”

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Perugia, autista e infermiere del 118 aggrediti da un uomo che stavano soccorrendo. Opi: "Traumi non solo fisici"
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“Alcuni operatori sanitari del servizio 118 sono stati vittime di una violenta aggressione da parte di un uomo in forte stato di agitazione. L’incidente ha avuto conseguenze drammatiche, lasciando non solo ferite fisiche, ma anche profonde cicatrici psicologiche sugli operatori coinvolti, già provati da un lavoro estremamente impegnativo e sottoposti a condizioni di stress quotidiano”. Così Opi Perugia, che in una nota denuncia l’aggressione subita dall’autista e da un infermiere intervenuti con l’ambulanza nel centro del capoluogo umbro.

L’episodio di violenza si è verificato nella notte tra sabato e domenica, quando il personale di soccorso ha raggiunto un soggetto in stato di incoscienza per abuso di alcol, già noto alle forze dell’ordine. L’autista avrebbe riportato la frattura di un un dito, mentre l’infermiere lesioni al naso. Scontata la denuncia agli organi competenti.

“In questa occasione – prosegue Opi Perugia – gli infermieri e gli operatori sanitari hanno subito un’aggressione che ha messo a repentaglio la loro stessa incolumità, mentre erano impegnati nel tentativo di prestare soccorso. Il trauma non è solo fisico: vivere un episodio di violenza durante il proprio turno di lavoro, quando si è preparati ad aiutare e non a difendersi, lascia segni indelebili. L’esasperazione e lo stress a cui sono sottoposti i professionisti della salute raggiungono livelli insostenibili, e questo clima di insicurezza mina la loro capacità di lavorare serenamente e in modo efficace per la comunità”.

Nicola Volpi, presidente di Opi Perugia, aggiunge: “Esprimo profonda preoccupazione e indignazione per l’ennesimo episodio di violenza subito dai nostri professionisti. Chi lavora quotidianamente per tutelare la salute e il benessere della comunità merita rispetto e protezione, non di subire aggressioni mentre svolge il proprio dovere. È impensabile che chi presta assistenza debba temere per la propria vita e subire un trauma che potrebbe condizionare il suo equilibrio psicologico”.

Redazione Nurse Times

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