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Pazienti dimessi dai reparti per far posto ai migranti

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E’ di oggi la notizia di una circolare urgente e riservata del Direttore di presidio di Sassari che chiede ai medici dei reparti afferenti all’Asl locale di provvedere alla dimissione urgente dei pazienti ricoverati per lasciare il posto ai migranti in arrivo dal Nordafrica.

La circolare è firmata dal Direttore del Presidio ospedaliero di Sassari ed invita tutti i sanitari ad accelerare le procedure di dimissione dei pazienti in modo da permettere la permanenza dei migranti in arrivo a Porto Torres. Il documento è finito direttamente in mano al deputato Mauro Pili, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare urgente.

Nella circolare è specificato che lo sbarco sia previsto per questa sera alle ore 20.00

Dovrebbero essere presenti indicativamente: “198 uomini, 126 donne e 68 bambini”. Dettagli chiari e precisi tanto quanto la richiesta che segue poco dopo le precisazioni dello sbarco. “Al momento attuale, non siamo a conoscenze delle reali condizioni di salute ma è probabile che vi sia la necessità di assicurare loro cure ospedaliere”.

Potrebbe sembrare una comunicazione mirata ad allarmare il personale sanitario in vista di un elevato carico di lavoro ma analizzando il testo del documento si può vedere che non è così:

“Si chiede ai Sigg. Direttori delle Unità Operative di ricovero di voler accelerare le procedure di dimissione, per quanto possibile, provvedendo, nel caso non si potesse in mattinata, a dimettere anche nel tardo pomeriggio”.

Simone Gussoni

In questa vicenda non viene per nulla messo in discussione l’aspetto umanitario dalla nostra testata giornalistica, giusto portare assistenza sanitaria ai migranti, dare la giusta accoglienza e allo stesso tempo portare le opportune risposte politiche attraverso la stabilizzazione di quei territori colpiti purtroppo da conflitti che non sono più tollerabili, ma questo è un argomento molto più ampio che meriterebbe più attenzione e rimandiamo ad altre sedi.    

Questa testata giornalistica ha sempre mostrato di essere vicina ai problemi legati all’immigrazione, denunciando in molti nostri articoli la “cattiva gestione dell’assistenza sanitaria” portata in diversi centri di accoglienza (VEDI)

Abbiamo espresso il nostro grido di dolore di fronte alle tante stragi del mare cadute nel silenzio più assordante da parte di una politica europea miope attenta più a salvare gli istituti di credito che vite umane (VEDI)

La nostra attenzione in questo articolo è rivolta alla logica economica che muove certe decisioni, la stessa logica che dovrebbe essere messa in campo sempre per assicurare a tutti prestazioni sanitarie congrue e non dettate dall’emergenza del momento…liste d’attesa interminabili, con prestazioni dirottate nel privato per mancanza di date utili, sovraffolamento dei P.S., taglio dei servizi sanitari, riduzione delle dotazioni organiche, sono alcuni dei problemi che da anni colpiscono la nostra sanità.

Giuseppe Papagni

Fonte: Il Giornale

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