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Parla l’infermiere che ha somministrato la dose letale di morfina: ‘Sono sconvolto, nessuno vuole fare del male’

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Parla l’infermiere che ha somministrato la dose letale di morfina: ‘Sono sconvolto, nessuno vuole fare del male’
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Feltre, 25 giugno 2024 – Carmine Antonino Sarno, infermiere 45enne di Avellino, attualmente indagato per omicidio colposo dopo la somministrazione di una dose di morfina dieci volte superiore al prescritto, ha rilasciato una toccante intervista nella trasmissione “Estate in diretta” su Rai 1.

Durante l’intervista, Sarno ha espresso profonda amarezza per l’accaduto, dichiarando: “Quando si prepara una terapia è perché ti è stato detto di somministrarla. Il nostro lavoro è quello di somministrare i farmaci. Forse nel nostro lavoro ci sono dei black-out che non sono riconducibili a questo, quello o quell’altro. Magari un’emergenza può essere qualcosa di più difficile da gestire. Per il resto sono estremamente dispiaciuto dell’accaduto. Non ho parole per descrivere l’amarezza perché il nostro settore non è facile. Di sicuro nessuno di noi vuole fare del male alle persone, questo è poco ma sicuro.”

Sarno ha poi parlato del suo rapporto con Don Luigi Bassetto, il sacerdote deceduto:

“Quando l’ho conosciuto in ospedale la sua situazione era già difficile. Sono uno di quelli che ha avuto cura di lui in questi termini perché anche le persone che venivano a trovarlo mi chiamavano considerandomi un punto di riferimento. Questa cosa mi ha scosso ancora.”

Disposta l’autopsia

Lunedì, l’autopsia sul corpo di Don Luigi, condotta dal medico legale Antonello Cirnelli per conto della procura di Belluno, ha evidenziato un quadro clinico complesso con segni evidenti di blocco respiratorio. Saranno gli esami tossicologici, affidati alla dottoressa Donata Favretto, a chiarire gli effetti della dose letale di morfina sul corpo già debilitato del sacerdote.

Indagato per omicidio colposo, Sarno è difeso dall’avvocato Ferdinando Coppa, che ha nominato come consulente di parte l’ex primario di anatomia patologica di Belluno, Duilio Della Libera. Sembra che alla base del tragico decesso ci sia un errore di interpretazione della prescrizione medica: il medico responsabile del reparto aveva prescritto 10 mg di morfina al giorno, ma Sarno avrebbe letto 10 dosi di morfina al giorno, equivalenti a dieci boccette.

Per un quadro completo della vicenda bisognerà attendere i risultati degli esami tossicologici, previsti nelle prossime settimane.

Redazione NurseTimes

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