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Osservatorio sulla sicurezza delle professioni sanitarie, Fials: “Lavoreremo per una cultura della non violenza”

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Legge Antiviolenza: in vigore dal 24 settembre
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Il sindacato saluta con soddisfazione l’istituzione del nuovo organismo.

Come noto, il ministro della Salute, di concerto con il ministro degli Interni e dell’Economia e finanze, ha firmato il decreto che istituisce, presso la Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale, l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie per il contrasto alla violenza degli operatori sanitari.

L’Osservatorio avrà il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni dei professionisti sanitari nell’esercizio delle loro funzioni, l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, promuovendo strumenti di videosorveglianza, studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti e la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza dei sanitari, anche nella forma del lavoro in equipe, e infine lo svolgimento di corsi di formazione per il personale sanitario finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto, nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti.

“La Fials sarà presente con un proprio componente, in un consesso che vede, nel prossimo triennio, la presenza dei rappresentanti dei ministeri di Salute, Interno, Giustizia, Difesa e Lavoro. Vi saranno poi otto componenti delle Regioni, un rappresentante dell’Inail e di Agenas, oltre a rappresentanti degli Ordini professionali e dei sindacati”. Così Giuseppe Carbone, segretario generale del sindacato Fials.

“L’istituzione dell’Osservatorio era attesa da tanto per definire in modo chiaro il fenomeno della violenza da parte di terzi e le forme in cui può manifestarsi – aggiunge –. E’ necessario riconsiderare e ottimizzare non solo i dispositivi di protezione personale forniti a ciascun professionista, ma anche gli aspetti logistici e architettonici e i sistemi di sorveglianza, oltre alle modalità con cui avviene l’erogazione del servizio”.

E ancora: “La presenza della Fials all’interno dell’Osservatorio sarà fondamentale per contribuire a creare una cultura della non violenza e per individuare misure preventive anche sul tema della comunicazione, che consentano di gestire correttamente il rapporto con l’utente, dalle sue aspettative nei confronti del Servizio sanitario, alla chiara identificazione dei comportamenti sanzionabili e delle conseguenze in cui può incorrere chi li mettesse in atto. Sarà necessario fornire una formazione specifica a dipendenti e professionisti, oltre che ai direttori generale di aziende ed enti del Ssn, per consentire loro di riconoscere il rischio e gestirlo al meglio, per dotarsi di sistemi efficaci di segnalazione e monitoraggio, così da avere una percezione esatta dell’entità del fenomeno e dell’efficacia delle misure adottate, al fine di debellare tale fenomeno, e per offrire forme di supporto a chi è vittima dell’aggressione, che potranno essere di tipo medico, psicologico, economico e legale”.

Redazione Nurse Times

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