Governo e Parlamento inglese hanno deciso un giro di vite per porre un freno all’odioso fenomeno.
Il fenomeno della violenza nei confronti del personale sanitario è purtroppo dilagante anche nel servizio pubblico inglese. Secondo statistiche ufficiali, il 15% dello staff NHS avrebbe subito, solo durante lo scorso anno, aggressioni fisiche da parte dei pazienti o di loro familiari.
Alcune cifre lasciano davvero di stucco. Nel 2017 sono stati avviati ben 354 procedimenti penali per violenze nei confronti dei paramedics (i professionisti che nei Paesi anglosassoni operano esclusivamente sulle ambulanze), tra le categorie più colpite, insieme agli infermieri che operano in area psichiatrica.
Singoli Trust, come quello di Nottingham, hanno addirittura registrato 326 aggressioni a medici e infermieri nell’arco di dodici mesi. Racconta Keziah Wigglesworth, infermiera dell’unità di Medicina d’urgenza del Queen’s Medical Centre: “Sono stata testimone di episodi con pazienti che sfondavano finestre, usando presidi per il monitoraggio ancora collegati al loro corpo. In reparto abbiamo visto famigliari colpire parenti in viso e poi diventare verbalmente aggressivi verso il personale. Ricordo il caso di un paziente che tentò di strangolare una delle nostre infermiere. Abbiamo a che fare con pazienti che vengono in ospedale e scaricano su di noi le loro frustrazioni”.
L’NHS adotta da anni una politica di “zero tolerance” in materia, e molti Dipartimenti, soprattutto quelli di emergenza-urgenza, sono dotati di telecamere di sorveglianza e addetti alla security. Nelle scorse settimane, tuttavia, Governo e Parlamento inglese hanno deciso un giro di vite per arginare il fenomeno, raddoppiando in primo luogo le pene detentive previste per le aggressioni al personale sanitario (passate da sei mesi a un anno).
L’inasprimento delle sanzioni è comunque solo parte di una più ampia strategia di interventi, che vedrà introdotti processi più veloci per gli autori delle violenze, installazioni di ulteriori telecamere di sorveglianza a circuito chiuso (465 ambulanze nel Regno Unito ne sono già provviste), fino all’adozione da parte dei sanitari delle body cameras, ovvero le telecamere indossabili, già in dotazione agli addetti alla sicurezza.
Ha dichiarato Matt Hancock, Secretary of State for Health and Social Care (l’equivalente inglese del Ministro della Salute): “Lo staff dell’NHS dedica la propria vita a proteggere e prendersi cura di noi nei momenti di maggior bisogno, ed è assolutamente inaccettabile che chiunque di loro sia oggetto di aggressioni. La mia missione è assicurare che lo staff dell’NHS si senta al sicuro sul posto di lavoro, e la nuova strategia di riduzione della violenza sarà un elemento chiave per il raggiungimento di questo obiettivo. Ci sarà anche una migliore formazione indirizzata al personale per affrontare situazioni violente”.
Luigi D’Onofrio (Italian Nurses Society)
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