Introduzione di Giuseppe Papagni
Grande risultato per il nostro giornale Nurse Times, che sbarca sul canale 5 di Mediaset, con l’ “Indignato speciale” la rubrica, curata dal vice direttore Andrea Pamparana, un appuntamento del telegiornale diretto da Clemente Mimun che affronta i problemi sottoposti dai cittadini alle prese con la burocrazia, le lungaggini della pubblica amministrazione, casi di malasanità, giustizia negata o lenta, quelle situazioni che Pamparana definisce come il quotidiano labirinto che costringe tante persone a non trovare risposte e soluzioni a molte situazioni, anche drammatiche. Il nostro giornale si impegna da sempre a dare voce a tutti questi cittadini, cercando di dare visibilità a problematiche che altrimenti cadrebbero nell’anonimato.
Nurse Times il giornale che sta rivoluzionando la storia dell’informazione infermieristica!!
…di Alessio Biondino
L’Indignato Speciale del TG5, mi ha intervistato insieme alla signora Nuccia, protagonista di un mio articolo pubblicato da Nurse Times circa due mesi fa. Il servizio è andato in onda oggi nell’edizione delle 13:00 del telegiornale.
Tutto è nato da una speciale intervista di Nurse Times ad una mamma stanca, disperata e coraggiosa pubblicata dal nostro giornale in data 3 marzo 2016 (VEDI). Il tema è quello dell’assistenza territoriale ai disabili gravissimi, tracheostomizzati ed in ventilazione meccanica a lungo termine; assistenza che, a causa della carenza di fondi e dello sperpero cronico e senza ritegno di risorse, non funziona oramai quasi più. In seguito a questa chiacchierata con la signora Nuccia, mamma di Davide, sono stato contattato via email dal TG5 per un’intervista.
Così ho concordato con Maria Luisa Cocozza data e luogo (la casa di Davide) delle riprese e ho avvertito la signora… contenta dell’attenzione dei media, ma allo stesso tempo turbata. Non vorrebbe clamore, la cara Nuccia. Ma allo stesso tempo è consapevole che probabilmente è l’unica soluzione per avere un minimo di attenzione e di aiuto, in un paese dove sono i programmi televisivi a risolvere alcuni problemi. Purtroppo.
Il giorno dell’intervista Davide era bello come il sole, sbarbato e stranamente non soporoso. Non comunica più molto, col mondo esterno. Sta peggiorando. Ma quel giorno mi sembrava decisamente pronto alle telecamere. Nuccia era molto agitata, anche se di poche parole. Come sempre. Non sa esternare in modo plateale le sue emozioni, lei è fatta così. Per la prima volta da quando la conosco, poi, l’ho trovata pettinata, bella sveglia e decisamente carica. Solitamente, infatti, per definizione, il caregiver familiare (VEDI) è sempre assonnato, stanco, trasandato, spettinato e cronicamente depresso.
Il suono del citofono è stato un assordante squillo di tromba, che ci ha fatto sobbalzare e ci ha azzerato parole, pensieri e produzione salivare. Erano arrivati!
Sono entrati Maria Luisa ed il cameraman. Giusto il tempo di salutarsi, di rompere il ghiaccio con una piacevole e tranquillizzante chiacchierata, di calmare l’infermiera che alla vista della telecamera ha iniziato ad aggirarsi in stato confusionale e abbiamo cominciato…
Alla fine del servizio il cameraman ha smontato la sua attrezzatura in un rilassatissimo e a quel punto contagioso silenzio. Dopodiché abbiamo salutato l’equipe del TG5, tirato un lungo sospiro di sollievo e recuperato ognuno il proprio ruolo. Anche l’infermiera irrequieta. Dopo un bell’abbraccio collettivo fatto di sorrisi, di sguardi e di qualche carezza sulla fronte di Davide, sono andato via.
La mattina dopo ho ricevuto questo sms dalla signora Nuccia: ”Buongiorno Alessio, volevo ringraziarti per ieri pomeriggio e vorrei esprimerti tutta la mia gratitudine per ciò che fai per Davide. È bello vedere l’impegno che ci metti, voglio bene al monello che c’è in te con quella strana espressione negli occhi di chi l’ha fatta grossa… pedona questa vecchia mamma disillusa che non sa più dimostrare né gioia né gratitudine. Grazie, gigante dal cuore d’oro”.
Ammetto che… c’è scappata la lacrimuccia.
Per concludere, vorrei ringraziare l’Indignato Speciale Andrea Pamparana, con cui sono in pressoché totale sintonia: “…i soldi c’erano, ma sono stati buttati via in una gestione politica di mala-burocrazia, con quella assurda riforma della sanità che ha regionalizzato la salute. Interessante la proposta che abbiamo sentito e ce ne faremo portatori presso le sedi istituzionali”.
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