La proposta del ministro fa discutere. Secondo il governatore Emiliano e l’onorevole Pagano, allargherebbe il divario tra Centro-Nord e Sud.
La Regione Puglia si mobilita. È stata formulata ufficialmente una richiesta di un incontro urgente al ministro della salute, Giulia Grillo, sulla norma sblocca-turnover, perché con quella formulazione le Regioni del Sud sarebbero fortemente penalizzate rispetto a quelle del Nord.
«A queste Regioni – ha spiegato il governatore Michele Emiliano (foto) – sarebbe concessa non solo una sanatoria per lo splafonamento della spesa avvenuto in questi anni (sanatoria che permetterebbe loro di non andare in piano di rientro), ma anche quel 5% in più dell’incremento determinato sull’aumento del Fondo sanitario 2018, da destinare alle stabilizzazioni e/o alle assunzioni. Ragioniamo ancora insieme. Cerchiamo di trovare una soluzione condivisa che unisca il Paese, e non che lo divida. Che soprattutto unisca i cittadini, a prescindere dal luogo dove abitano. Non possono esistere cittadini di serie A e di serie B».
Sulla stessa linea il deputato Ubaldo Pagano (Pd): «La proposta del ministro non solo non risolve le gravi carenze organiche nel comparto della sanità, ma allarga il divario già enorme tra Centro-Nord e Sud Italia, tradendo ancora una volta il principio di universalità cui il Ssn dovrebbe ispirarsi. La norma proposta modifica il parametro di riferimento per la spesa del personale sanitario, spostandolo da quello imposto dalla Legge di bilancio del 2010 alla spesa registrata nel 2018, incrementata del 5% dell’aumento del Fsr. Praticamente 50 milioni di euro in più da dividere per tutte le Regioni: una cifra assolutamente irrisoria».
Redazione Nurse Times
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Lascia un commento