Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge all’indirizzo mail della nostra redazione ([email protected]) il lavoro di tesi della dott.ssa Lorena Cirone, dal titolo “Quale tra gli strumenti di valutazione del rischio di un ritorno precoce dell’anziano fragile in pronto soccorso risulta efficace?”, laureatasi presso l’Università degli Studi dell’Insubria nell’a.a. 2016-2017.
Mi chiamo Cirone Lorena, mi sono laureata da qualche mese presso l’Università degli Studi dell’Insubria sede di Como con l’elaborato finale dal titolo “Quale tra gli strumenti di valutazione del rischio di un ritorno precoce dell’anziano fragile in pronto soccorso risulta efficace?”
La tesi tratta quindi di due strumenti di valutazione utili ad intercettare l’anziano fragile, e potenzialmente a rischio di ritornare in pronto soccorso entro 30 giorni, in modo da inviarlo a valutazioni più approfondite, anche da un infermiere specializzato in geriatria, al fine ultimo di ridurre il sovraffollamento dei reparti di emergenza.
Abstract
La condizione di fragilità dell’anziano rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di eventi avversi. Risulta opportuno intercettare l’anziano fragile precocemente fin dalla prima richiesta di cure che frequentemente avviene in pronto soccorso.
La Valutazione MultiDimensionale (VMD) dell’anziano permette di identificare in maniera esaustiva l’anziano fragile ma tal approccio richiede tempo e risorse.
Nel tempo sono stati elaborati differenti strumenti di valutazione più veloci e versatili, adatti alla realtà caotica del pronto soccorso, tra cui la scala Triage Risk Screenig Tool (TRST) e la scala Identification of Seniors At Risk (ISAR).
Lo scopo di questo elaborato è valutare quale dei due strumenti meglio intercetta la fragilità dell’anziano che si rivolge al pronto soccorso, in modo da poter costruire dei percorsi clinico-assistenziali dopo la dimissione.
La ricerca è stata sviluppata mediante una revisione della letteratura effettuata su tre banche dati autorevoli tra cui Medline sulla piattaforma elettronica Pubmed della National Library, CINAHL e Cochrane Library, inoltre sono stati consultati testi pertinenti alla problematica.
Dall’analisi dei 9 studi reperiti si evince che entrambe le scale sono da considerarsi predittive per lo sviluppo di eventi avversi dopo la dimissione dal pronto soccorso ma solo la scala ISAR meglio intercetta la condizione di fragilità. Tuttavia emerge la necessita di studi futuri proprio sul fenomeno della fragilità nei reparti di emergenza in modo da poter garantire una continuità delle cure tramite una dimissione protetta a partire dal pronto soccorso.
Lorena Cirone
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