Introduzione di Giuseppe Papagni
Grande interesse per il progetto editoriale targato Nurse Times denominato NExT, Nurse EXperimental Thesis, sono infatti numerosi i lavori di tesi di laurea che giungono all’indirizzo mail della nostra redazione ([email protected]) e successivamente pubblicate nello spazio dedicato.
NExT è il progetto editoriale rivolto a tutti gli studenti in Infermieristica e neo laureati che raggiungono un obiettivo importante della propria vita.
La dott.ssa Emilia Uva, laureatasi nell’anno accademico 2014/2015, presso l’Università degli Studi di Foggia, presentando la tesi dal titolo “LA VOCE DEL SILENZIO: L’INFERMIERE COUNSELOR NEL PAZIENTE LARINGECTOMIZZATO PORTATORE DI PROTESI FONATORIA“, relatrice Dott.ssa Daniela Paolillo, correlatore Dott. Francesco Cariti.
La Redazione di Nurse Times si congratula con la collega per l’importante traguardo raggiunto con l’augurio che si concretizzino le sue aspettative per un lavoro stabile.
INTRODUZIONE
Molte volte diamo per scontato l’uso della nostra voce fino quasi a sprecarla o sacrificarla: parliamo, urliamo, cantiamo, ma soprattutto COMUNICHIAMO; senza di essa l’interazione tra uno o più soggetti che non utilizzano lo stesso mezzo di comunicazione risulterebbe difficoltoso.
Non importa che patologia abbia il nostro paziente, ma la comunicazione resta uno dei baluardi della riuscita della compliance fra infermiere e paziente. Se poi la patologia porta via una delle nostre migliori capacità, cioè quella della fonazione, allora l’impegno deve essere ancora maggiore e l’empatia deve triplicarsi.
Ecco il perché della nascita della valvola fonatoria, un presidio utilizzato da alcuni pazienti sottoposti ad intervento di laringectomia totale e quindi costretti all’asportazione della laringe e delle corde vocali e alla completa perdita della voce e al silenzio, alla perdita di una certa agevolazione nella comunicazione.
Questo presidio, quindi, è volto a restituire una voce a chi, purtroppo, una voce non ce l’ha più.
AIM: Questo studio si pone come obiettivo cardine di confrontare la qualità di vita, livello di comunicazione e benessere fisico-psicosociale del soggetto portatore di solo tracheostoma e quello portatore di protesi fonatoria correlato al counseling infermieristico così da incrementare e migliorare la soddisfazione e il benessere dei pazienti.
DESIGN: Studio osservazionale ed educativo randomizzato.
SETTING: U.O. di ORL
POPULATION: 24 pazienti di sesso maschile ai quali è stato possibile e necessario impiantare la protesi fonatoria dopo l’intervento di laringectomia totale (LT) e la totale perdita della voce.
METHODS: Attraverso uno studio osservazionale randomizzato e l’utilizzo del questionario VHI (voice handicap index si è proceduto all’educazione (counseling) del paziente portatore di protesi fonatoria e alla comparazione della qualità di vita di detto soggetto con quella portatore di solo tracheostoma.
RESULTS: Dall’analisi statistica si riscontra un netto miglioramento della qualità di vita del paziente dopo l’impianto di protesi fonatoria correlato al counseling infermieristico.
CONCLUSION: Il counseling infermieristico risulta pressoché efficacie nella risoluzione delle varie difficoltà che il paziente incontra dopo l’impianto di tale presidio, incidendo positivamente sulla sua qualità di vita.
CLINICAL IMPACT: Il coinvolgimento dell’infermiere counselor nell’educazione di tale tipo di paziente e del suo care-giver non solo è un vantaggio per l’ammalato e per la sua famiglia, ma anche per il SSN stesso, in quanto andrà a ridurre i vari accessi sia ambulatoriali che quelli al pronto soccorso.
Uva Emilia
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